Premier League, Manchester City campione: Guardiola nella storia

Il Manchester City ha matematicamente vinto la Premier League: decisiva la sconfitta per 2-1 del Manchester United contro il Leicester.

Manchester City
Manchester City esultanza (Getty Images)

Senza scendere in campo, il Manchester City può finalmente festeggiare la conquista della Premier League. Con tre partite d’anticipo, gli uomini di Guardiola diventano matematicamente campioni d’Inghilterra grazie al risultato dei loro primi avversari. Nell’anticipo della 36.a giornata il Manchester United è caduto 2-1 in casa contro il Leicester, consegnando il successo ai rivali cittadini.

Una sconfitta che chiude definitivamente la corsa al titolo, in realtà mai in discussione. Ora però che la distanza in classifica è ormai incolmabile (+10), c’è anche la certezza aritmetica a incoronare i Citizens. Si tratta della settima Premier League della loro storia, la negli ultimi quattro anni o anche la quinta negli ultimi dieci. Nella classifica generale c’è l’aggancio all’Aston Villa e davanti restano soltanto Manchester United (20), Liverpool (19), Arsenal (13) ed Everton (9).

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Manchester City Premier League, successo aritmetico

Pep Guardiola Manchester City
Pep Guardiola, allenatore Manchester City (Getty Images)

Un trionfo che proietta ancora di più Pep Guardiola nella leggenda di questo sport. La sua personale bacheca si arricchisce dell’ennesimo trofeo con successo del Manchester City in Premier League. Diventano 30 i titoli conquistati nella sua incredibile carriera da allenatore, di cui sette con i Citizens dal suo arrivo nell’estate 2016.

Quest’anno in campionato non c’è mai stata storia e nessuno è riuscito a stare dietro al cammino straordinario di questa squadra (25 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte). Soltanto nell’ultimo periodo c’è stato un piccolo rallentamento che ha soltanto rimandato i festeggiamenti.

Il City chiude i giochi con il miglior attacco (72 gol segnati) e la miglior difesa (26 subiti), con la curiosità di non avere alcun giocatore nella top-10 della classifica marcatori. Una cooperativa del gol micidiale dove il “capocannoniere” è un ex regista come Ilkay Gundogan a quota 12 centri.

Ora, dopo la solita vittoria in Carabao Cup, manca soltanto la Champions League (mai vinta da questa società) per mettere la ciliegina sulla torta e completare il sogno Triplete.