Stipendi Serie A, caos tra Lega e giocatori: la rivoluzione

Serie A nel caos per il tema stipendi, scoppia lo scontro tra la Lega e i giocatori. Il presidente Gravina prepara la rivoluzione

Stipendi Serie A
Cristiano Ronaldo, centravanti della Juventus (Getty Images)

La crisi economica dei club di Serie A giunge in consiglio federale, dove quest’oggi, a Roma, si discuterà anche del tema stipendi. Sarà una riunione delicata: da una parte la Lega Calcio, con il presidente Dal Pino e Giuseppe Marotta che spingono per il taglio di due mensilità e il rinvio dei pagamenti, e dall’altra i calciatori che non sono affatto intenzionati ad accettare la proposta.

Stando a quanto riferito dai colleghi della Gazzetta dello Sport, infatti, molti giocatori si starebbero domandando come sia possibile che le società chiedano all’unanimità il rinvio degli ultimi 4 stipendi stagionali, quando 10 di queste hanno già pagato le mensilità di aprile e maggio.

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Stipendi Serie A, scontro tra Lega e giocatori: la soluzione di Gravina

Stipendi Serie A
Gabriele Gravina, presidente della FIGC (Getty Images)

La prima soluzione valutata per il problema degli stipendi in Serie A è quella di un accordo tra ogni singolo club e i rispettivi giocatori, come già accaduto in passato, specie durante e dopo il primo lockdown a marzo del 2020. In quel caso spetterà ai calciatori e ai presidenti dialogare, come già avvenuto, con scarsi risultati, per l’Inter.

L’alternativa riguarderebbe soprattutto i debiti delle squadre di Serie A, con una proposta del presidente Gabriele Gravina, che da quest’oggi potrebbe diventare una norma a tutti gli effetti. Dal primo luglio, le società di A non potranno spendere più di quanto abbiano fatto nella stagione precedente.

Il budget fa riferimento al tetto degli ingaggi stabilito per la stagione 2021/2022 in relazione ai contratti che scadranno il 30 giugno. I club, dunque, non potranno spendere più del 100% di quanto speso nell’annata precedente, per poi arrivare al 90% tra un anno e all’80% tra due.

Un piano valutato in attesa di ipotetici aumenti di capitale o di garanzie presentate da un fondo di maggioranza. Il presidente Gravina escluderebbe dunque una salary cup, ma prepara comunque una rivoluzione per il futuro degli stipendi in Serie A.