City-Chelsea, Sterling insultato a fine gara: il motivo è terribile

Sterling razzismo: l’ennesimo episodio si è consumato dopo la finale di Champions League persa contro il Chelsea. 

Sterling razzismo
Sterling razzismo

Il razzismo, nel calcio come nella vita, è una piaga che andrà risolta non con una serie di leggi e sanzioni ma con una rivoluzione culturale. Le campagne portate avanti negli anni da FIFA e UEFA, così come le varie iniziative dei vari club europei non possono bastare per arginare un fiume in piena di pessimi ragionamenti.

Serve un cambiamento radicale rispetto al passato all’interno della società civile. Una visione nuova dove tutti vanno rispettati per quel che sono e non per quello che dovrebbero essere. False idee, pensieri retrogradi e filosofie anacronistiche che continuano a danneggiare la società. Solo così, casi come quelli di Sterling e il compagno di squadra Kyle Walker non vi saranno più.

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Sterling razzismo che ha coinvolto anche Walker

Sterling razzismo
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Secondo quanto è stato riportato da ‘Sky Sports’, Sterling e il compagno di squadra Kyle Walker hanno ricevuto entrambi emoji di scimmie sui social media. Sterling, 26 anni, e Walker, 31 anni, hanno entrambi giocato dal primo minuto per il Manchester City nella finale di Champions League sabato sera. Entrambi però sono stati oggetto di messaggi razzisti online dopo la vittoria del Chelsea grazie al gol di Kai Havertz. Ciò che è accaduto ai due calciatori, è solo l’ennesimo esempio di razzismo accaduto pochi giorni dopo che il compagno di squadra inglese, Marcus Rashford, ha subito abusi razzisti dopo una sconfitta europea.

Rashford ha ricevuto “almeno 70” messaggi razzisti online dopo la sconfitta del Manchester United contro il Villarreal nella finale di Europa League. Il giocatore inglese ha scoperto un insegnante razzista che ha inviato una “montagna di emoji scimmia” al suo account Instagram. La risposta del calciatore non si è fatta attendere: “È qualcosa che stai insegnando ai bambini?”.