Angelica Soffia della Roma in azione (Getty Images)
Una bella sfida per la finalissima di Coppa Italia femminile tra Roma e Milan con oltre quattromila tifosi a ingresso gratuito e due squadre che hanno divertito
Vince la Roma ai calci di rigore grazie alle parate di Ceasar e alla sfortuna di Tucceri Cimini che coglie un gran palo: 3-1 per le giallorosse al termine di una partita bella, equilibrata, divertente e giocata a un ritmo stellare e che si era chiusa dopo 120′ solo sullo 0-0.
Non c’è la Juventus nella finalissima di Coppa Italia femminile. La squadra di Rita Guarino che ha vinto tutto e conquistato il suo quarto titolo nazionale consecutivo ha sbagliato e perso una sola partita, nella semifinale di Coppa Italia contro la Roma: ed è la grande assente di una finale che giallorosse e Milan onorano con una gara estremamente equilibrata e piacevole.
Parte meglio il Milan di Maurizio Ganz, che sembra avere un approccio più aggressivo: un paio di opportunità per la squadra rossonera, soprattutto con Dowie, che in avvio spreca un ottimo pallonetto. Ma a poco a poco la Roma, allenata da Betty Bavagnoli, e protagonista di un’eccellente finale di stagione prende le misure.
Nonostante il gran caldo si gioca a ritmi frenetici con improvvise fiammate e continui capovolgimenti di fronte. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. E la ripresa prosegue su questa stessa fisionomia con il Milan leggermente prevalente sotto l’aspetto del possesso palla e delle occasioni ma non risolutiva.
Le squadre si allungano costringendo sia Bavagnoli che Ganz a ricorrere a qualche cambio anche in previsione di tempi supplementari sempre più vicini e probabili. Anche i trenta minuti supplementari non portano gol: ma non lesinano lo spettacolo. Con Ceasar grande protagonista nel deviare sulla traversa un corner velenoso di Boquete. I rigori diventano una beffa amara per Ganz e il Milan che la partita l’hanno giocata sacrificando solo per pochi dettagli la soddisfazione di un clamoroso trofeo che la Roma conquista per la prima volta.
O meglio, la seconda. La Roma vinse la prima Coppa Italia nel 1971 quando il calcio femminile quasi non esisteva. Quella scritta a Reggio Emilia è tutta un’altra storia.
MILAN-ROMA 1-3 dcr (0-0 dopo i tempi supplementari)
MILAN (3-5-2): Korenciova; Vitale, Agard, Fusetti; Bergamaschi, Hasegawa, Fifi (90′ Mauri), Boquete, Tucceri; Giacinti, Dowie (77′ Grimshaw). All. Ganz
ROMA (4-2-3-1): Ceasar; Soffia (68′ Erzen), Swaby, Linari, Bartoli; Bernauer, Giugliano; Thomas (103′ Banusic), Andressa (81′ Greggi), Serturini; Lazaro (81′ Bonfantini). All. Bavagnol
Ammoniti: Giugliano, Vitale, Linari, Boquete, Mauri
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