Antonio Conte, sfuma il Tottenham: i motivi del rifiuto agli Spurs

Antonio Conte non si siederà sulla panchina del Tottenham: tutti i motivi del rifiuto agli Spurs 

Antonio Conte Tottenham
Antonio Conte rifiuta il Tottenham (Getty Images)

Il futuro di Antonio Conte non sarà sulla panchina del Tottenham. Dopo giorni di intense trattative, le parti non hanno raggiunto un accordo che soddisfi il tecnico leccese e le strade restano dunque separate.

Dopo l’addio all’Inter, al termine di due stagioni che hanno portato ad una finale di Europa League e, soprattutto, alla vittoria dello Scudetto dopo 11 anni, Conte si è messo subito a disposizione dei top club interessati per tornare immediatamente in panchina.

Se con il Real Madrid, sin da subito, non c’è stata la scintilla per via di punti di vista contrastanti, già in passato, con il presidente Florentino Perez, l’opzione Tottenham sembrava percorribile, specie con Fabio Paratici sempre più vicino a diventarne il direttore sportivo.

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Antonio Conte, niente Tottenham: le motivazioni

Antonio Conte Tottenham
Antonio Conte, rifiutato il Tottenham (Getty Images)

Neanche con gli Spurs, però, è arrivata la fumata bianca. L’allenatore, dopo aver conversato con il presidente Levy anche attraverso il suo staff, si è visto costretto a rifiutare l’offerta. Per ora, dunque, Conte resterà senza una squadra da allenare, in attesa che si liberi un top club che lo soddisfi.

Perché Antonio Conte ha deciso di declinare la proposta del Tottenham? E’ una domanda che diversi tifosi si sono posti in queste ore e le motivazioni sono diverse, ma possono racchiudersi tutte in un’unica parola: ambizioni.

Le cause del rifiuto di Conte

Antonio Conte avrebbe chiesto agli Spurs di inserire più di 4 membri all’interno dello staff della squadra. Non è tutto, l’ex allenatore dell’Inter avrebbe voluto una campagna acquisti mirata alla vittoria immediata del campionato, mentre l’obiettivo del club londinese era quello di tornare in Champions.

Infine, la differenza sull’ingaggio. Tra le parti ballavano 3 milioni per l’accordo, ma l’aspetto economico è sembrato quello meno complicato da discutere rispetto alle volontà sul campo. Niente Tottenham dunque per Conte, che resta libero di poter firmare in qualsiasi momento con la squadra che lo convincerà maggiormente.