Euro 2020, perché sono previsti i rigori nel girone: tutte le regole più strane

Le curiosità nascoste nelle pieghe del regolamento di Euro 2020, dai passaporti alla possibilità di tirare i rigori nella fase a gironi

Euro 2020, perché sono previsti i rigori nel girone: tutte le regole più strane
Euro 2020, perché sono previsti i rigori nel girone: tutte le regole più strane

Euro 2020 potrebbe essere la prima edizione degli Europei con i calci di rigore battuti alla fine del girone. La regola per le competizioni UEFA, in realtà, esiste da diciassette anni. Anche se finora, nel Campionato Europeo, non si sono mai verificate le condizioni perché il passaggio dalla fase a gironi agli incontri a eliminazione diretta si decida con i calci di rigore.

Lo scenario, tra i meno conosciuti nelle pieghe del regolamento, prevede infatti questa eventualità in un caso molto particolare: due squadre devono essere le sole a pari punti, avere segnato e subito lo stesso numero di reti alla fine del girone, e devono aver pareggiato fra loro nell’ultima giornata.

Stava per succedere tutto questo nell’edizione 2008 dell’Europeo. Si sarebbe andati ai rigori, infatti, in caso di pareggio fra Turchia e Repubblica Ceca a Ginevra. Il match, sul 2-2 fino all’89’, è stato poi risolto dal gol di Nihat.

Nelle competizioni UEFA, esiste un solo precedente di qualificazione dalla fase a gironi decisa attraverso i calci di rigore. Risale all’Europeo femminile Under 19 del 2003. Svezia e Italia, le due squadre interessate, hanno pareggiato 3-3 l’ultima partita del girone. In presenza di tutte le condizioni previste, per rompere la parità hanno tirato i rigori: le azzurre hanno perso 4-2.

Leggi anche – EURO 2020, Mancini infuriato con l’Italia: l’incredibile retroscena

Che succede se una partita viene sospesa

Il regolamento prevede anche la possibilità di una partita interrotta o rinviata. Se possibile, il match deve essere rigiocato, o completato dal momento dell’interruzione, nella stessa sede il giorno successivo.

In caso di sospensione, la partita ripartirebbe con lo stesso punteggio e con il pallone nello stesso punto in cui era al momento dell’interruzione.

Le squadre possono anche cambiare formazioni, ma non schierare giocatori squalificati o sostituiti nella prima parte del match, prima dell’interruzione.

Euro 2020, anche ai giocatori serve il passaporto

Euro 2020, anche ai giocatori serve il passaporto
Euro 2020, anche ai giocatori serve il passaporto

I giocatori di entrambe le squadre, e tutti i componenti dello staff, devono essere allo stadio almeno 75 minuti prima del calcio d’inizio.

A Euro 2020 le squadre consegnano le distinte e vengono rifornite di un cronometro per il conto alla rovescia fino al fischio iniziale del match. L’esecuzione degli inni nazionali è limitata a un massimo di novanta secondi.

Anche i giocatori delle squadre che giocheranno in casa, e saranno molte più del solito nella prima edizione itinerante degli Europei, dovranno avere con sé il passaporto per la verifica dell’identità rispetto a quanto scritto sulla distinta. Altrimenti, non parteciperà alla partita.

C’è anche un’ulteriore curiosità legata ai numeri di maglia per Euro 2020. Devono andare dall’uno al 26, il numero 1 deve essere indossato da un portiere: gli altri 25 si possono liberamente assegnare.

Il regolamento prevede che le squadre debbano avere una dotazione extra di maglie da portiere senza numero o senza nome sulla schiena, dello stesso colore delle altre. Servono nell’eventualità che un giocatore di movimento debba andare, per emergenza, tra i pali.