Maurizio Sarri alla Lazio, tra passioni e vizi: cosa non sappiamo dell’allenatore

Maurizio Sarri alla Lazio dopo un solo anno di inattività. Tutte le curiosità e le passioni del tecnico toscano ex Napoli, Chelsea e Juventus

Sarri alla Lazio
Sarri alla Lazio

Sarrilandia è tornata. Ad un anno di distanza dal divorzio con la Juventus, Maurizio Sarri ritorna a sedersi su una panchina di Serie A. Lo fa grazie all’accordo raggiunto con la Lazio di Claudio Lotito. Un ritorno in grande stile per il tecnico toscano che potrà avviare un nuovo progetto tecnico con i biancocelesti. Un’avventura stimolante, travagliata ma che nasce sotto buoni auspici e con la garanzia di poter assistere ad un qualcosa di diverso, dal punto di vista tattico, rispetto agli ultimi anni.

Grazie a Sarri, si è visto un Empoli tatticamente organizzato e capace di arrivare al decimo posto in campionato sovvertendo i pronostici iniziali. A seguire, ci sono stati i tre stupendi anni di Napoli grazie ai quali si coniò il termine “Sarrismo”. L’avventura in Premier League, non senza tensioni con i tifosi del Chelsea, terminata però con la vittoria dell’Europa League. Il ritorno in Italia, tanto discusso e teso, chiuso con la conquista del primo Scudetto della sua carriera con la Juventus.

Un groviglio di emozioni nate dal suo modo di vedere il calcio, dalla sua capacità di rapportarsi alla squadra e di gestire anche le situazioni più complicate. Soprattutto a Torino, si è visto un Sarri capace di adattare le sue idee alla rosa a disposizione. Una dimostrazione di umiltà che, a distanza di un anno, gli hanno permesso di firmare con uno dei migliori club di Serie A.

LEGGI ANCHE >> Lazio, Alfredo Pedullà oracolo di Sarri: tifosi scatenati sui social – FOTO

Sarri alla Lazio: passioni e vizi del tecnico toscano

Sarri alla Lazio
L’ex tecnico del Chelsea

Oltre al Sarriball, le sue idee di gioco e la sua fede calcistica, cosa si sappiamo del Sarrismo? Sul campo, secondo alcune indiscrezioni raccolte dalla redazione di CalcioToday.it, il tecnico toscano durante gli allenamenti, cura con dovizia dei particolari ogni dettaglio tecnico-tattico. A volte è quasi maniacale, per prima cosa conta l’identità ben precisa della squadra. Soprattutto nel triennio partenopeo, il tecnico ha dimostrato di essere un grande motivatore, chiedendo alla squadra in qualsiasi momento grande grinta e concentrazione.

LEGGI ANCHE >> Sarri alla Lazio, ci siamo: come giocherebbero i biancocelesti

Sigarette, caffé e cena

La sua determinazione e dedizione al lavoro, lo spingerebbero ad arrivare sul campo anche due ore prima dell’allenamento e lasciare per ultimo il centro sportivo. Fumatore incallito, lo sappiamo, Maurizio Sarri è abituato a comprare sempre intere stecche di sigarette, di qualsiasi tipo. Grande bevitore di caffè e amante della pasta, il tecnico toscano non ama la mondanità, difficile vederlo in giro la sera.

Infatti, in qualsiasi club è andato, l’ex Chelsea ha sempre preferito invitare i collaboratori più stretti a casa per una cena informale e parlare di vari argomenti, non strettamente inerenti al calcio. Di qui la descrizione di un tecnico molto acculturato.

Sarri alla Lazio
Sarri ai tempi della Juventus

Riservatezza e sincerità

Chi ha avuto il piacere di lavorarci insieme e ce lo ha descritto, ha avuto anche la possibilità di constatare che Maurizio Sarri è una persona molto schietta, a volte anche troppo, altrettanto riservata. Infatti, solo con alcuni parla delle sue questioni personali sebbene con tutti riesca ad avere un rapporto sempre sincero.

Un marcata franchezza che, soprattutto negli anni di Napoli, ha permesso ad alcuni suoi collaboratori di poter conoscere una delle passioni del tecnico toscano ovvero, il Rally. Ebbene sì, l’ex tecnico di Chelsea e Juventus è un amante dei motori ed un grande conoscitore di auto.