Maurizio Costanzo Roma: non solo passione, il legame con Rudi Voeller e Capello

Maurizio Costanzo la Roma chiama: i Friedkin l’hanno voluto al proprio fianco, ma il conduttore è legato ai giallorossi da tempo.

Maurizio Costanzo Roma rapporto con Voeller e Capello (Getty Images)
Maurizio Costanzo rapporto con Voeller e Capello (Getty Images)

Maurizio Costanzo e la Roma, legati a doppio filo. Una passione, quella del conduttore, lunga una vita: l’attaccamento ai colori giallorossi è viscerale. Ora anche istituzionale, dato che la Roma lo ha scelto in qualità di nuovo responsabile per le strategie di comunicazione. I Friedkin, dopo Mourinho, sorprendono ancora per modalità e tempi di rivoluzione dello staff: vento di cambiamento, non si può dire con il nuovo che avanza. Almeno per quanto riguarda Costanzo e non per ragioni anagrafiche.

Le competenze del conduttore sono indubbie: ha inventato il talk show televisivo nella sua accezione più avanguardista e lanciato personalità di ogni tipo nell’etere radiotelevisivo. Stavolta gli si chiede qualcosa in più, niente che però non abbia già – in qualche maniera – fatto. “Darò il mio contributo per spiegare bene la Roma e i romani cercando di ricostruire il clima d’amore con i tifosi verso la squadra e la società. È bello fare di una passione la professione”.

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Maurizio Costanzo Roma, quando lavoro e passione s’intrecciano

Maurizio Costanzo Roma passione e non solo (Getty Images)
Nuovo dirigente giallorosso (Getty Images)

Era già successo, nel 2001 prima e nel 2004 poi, che Costanzo avesse a che fare con la Roma non soltanto per ragioni di cuore: in occasione dei 25 anni del Costanzo Show il conduttore invitò l’intera squadra – all’epoca Campione d’Italia – nel teatro. Il Parioli, dove si tiene tutt’ora il talk show per antonomasia – si tinse metaforicamente di giallorosso e Costanzo fece intendere che la Roma la sentiva vicina non solo per questioni di tifo: “Il giorno dello Scudetto, Maria (mia moglie) era allo stadio per Roma-Parma. Io sono rimasto a casa, per scaramanzia. I giallorossi vincono lo Scudetto, Maria va a festeggiare come tutti. Io, sempre a casa, ricevo una telefonata: era Fabio Capello. Alzo il telefono e lui mi dice: allora sei contento? Capello a me, capite? Mi sono sentito il Papa”.

Questo aneddoto, ripreso in più occasioni anche durante l’ultimo compleanno del conduttore durante uno speciale su Mediaset, indica come la Roma si fidi di Costanzo e le sue scelte già da prima dei Friedkin. Un’ulteriore conferma arriva tre anni dopo, correva l’anno 2004 e Capello scelse la Juve improvvisamente.

Rudi Voeller alla Roma: c’è lo zampino del giornalista

Rudi Voeller ex allenatore giallorosso (Getty Images)
Rudi Voeller ex allenatore giallorosso (Getty Images)

Questo portò la Roma a dover correre ai ripari: in quell’anno funesto per i giallorossi, in cui si alternarono ben 4 tecnici – compresa una parentesi di Bruno Conti –, persino Rudi Voeller trovò posto sulla panchina romanista. Questa decisione la prese proprio Maurizio Costanzo, Rosella Sensi raccontò l’aneddoto: “Lui ci consigliò di virare sul tedesco”, disse. Poi la scelta non fu felicissima in quella che viene ricordata ancora oggi come una stagione da dimenticare. Non solo per colpa di Voeller. I giallorossi si salvarono con una giornata d’anticipo sul campo dell’Atalanta con gol decisivo di Antonio Cassano.

Da allora Costanzo e la Roma si sono rincontrati – istituzionalmente – soltanto nel 2017: quando il presentatore ospitò Francesco Totti al Parioli durante la querelle con Spalletti. Il contesto non era quello del “Costanzo Show”, ma di un altro suo celebre format “L’intervista”. Totti si raccontò senza remore, punzecchiando anche l’allenatore dell’epoca. Ora certe strade si ritrovano: Maurizio Costanzo e la Roma, non è più solo tifo. O forse davvero, per lui, i colori giallorossi sono sempre stati qualcosa in più. Adesso lo sancisce anche un contratto.