Turchia-Italia, Gunes avverte gli azzurri: “C’è un punto debole”

Turchia-Italia Gunes è convinto di poter fare una grande partita contro gli azzurri: le dichiarazioni della vigilia sono incoraggianti.

Turchia-Italia Gunes aspetta gli azzurri (Getty Images)
Turchia-Italia Gunes aspetta gli azzurri (Getty Images)

Venerdì 11 giugno comincia l’Europeo. La partita inaugurale tocca alla Nazionale Italiana di Roberto Mancini, di fronte la Turchia di Senol Gunes. Il CT turco conosce l’Italia, visto che proprio in Turchia gioca qualche pezzo pregiato del nostro campionato e non teme confronti. Alla vigilia del match ha parlato con ottimismo e determinazione. È pronto a dare battaglia in questa fase iniziale della manifestazione:

Come arrivate a questo Europeo e alla partita contro l’Italia?

“Siamo pronti per questo Europeo. Il sogno sarebbe incontrare ancora l’Italia in finale, Mancini conosce bene la Turchia, anche noi conosciamo gli azzurri. Sarà una grande partita: è chiaro che tutti vorrebbero vincere, ma il campo sarà l’unico giudice. I nostri 26 sono pronti, vorrei che si divertissero”.

Leggi anche – EURO 2020, la Turchia sogna con Yilmaz e Yazici: la storia

Turchia-Italia, Gunes sicuro: “Mi aspetto una grande gara”

Il CT turco pronto per l'Italia (Getty Images)
Il CT turco pronto per l’Italia (Getty Images)

Cosa si aspetta dai suoi ragazzi?

“Vorrei vedere la classe dei miei in campo. Loro hanno tanti big: da Donnarumma e Insigne a Immobile e Florenzi, fino a Jorginho e Chiellini. C’è una grande tradizione di campioni da loro, siamo ben consci della loro classe. Anche se come tenacia e volontà qualcosa ci accomuna, vorrei vedere dai miei dare qualcosa in più”.

I turchi in Serie A possono essere un vantaggio?

“Il fatto di avere turchi in Serie A significa che stiamo facendo bene come movimento calcistico: i ragazzi sanno cosa significa giocare in Italia, per questo arriviamo preparati. Servirà cautela, ma anche saper leggere la partita. A maggior ragione mi aspetto un bel confronto all’insegna del fair play”.