Alvaro Morata parla dal ritiro della Spagna, dal caso vaccini, a EURO 2020 passando per il suo futuro alla Juventus, le parole dell’attaccante. 
Un giorno ancora di attesa, poi la Spagna inizierà il suo Europeo. Domani, lunedì 14 giugno, le Furie Rosse affronteranno la Svezia nel big match di un gruppo che vede ai blocchi di partenza anche Polonia e Slovacchia. L’obiettivo per Morata è già fissato: “Siamo qui per vincere la competizione, sarà molto difficile batterci”.
In Spagna però la Nazionale è stata aspramente criticata, e anche l’attaccante è finito al centro della critica: “Insultare attraverso un telefono o un pc è facile, un po’ di tempo fa mi sarebbe dispiaciuto ora no”. Il centravanti è stato fischiato durante la gara con il Portogallo: “Mi è già successo, non è un problema. In passato hanno criticato anche Fernando Torres, questo può far intuire il livello intellettuale delle persone”.
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Morata, la questione vaccini e il futuro allla Juventus
Il vero tema caldo della vigilia in Spagna cono però i vaccini per contrastare i contagi da COVID-19. La positività di Busquets ha fatto scattare l’allarme: “Non è stato bello vederlo andare via, questa situazione di incertezza non è piacevole – spiega Morata ad AS – noi facciamo molta attenzione anche durante i giorni liberi”.
Poi le parole sul vaccino: “Dobbiamo ringraziare chi ci fatto i vaccini, lo hanno fatto anche gli olimpionici e non c’è stata tutta questa polemica. C’è sempre un clima di sospetto attorno al calcio, la situazione è chiara, in Spagna c’è chi ci sostiene e chi no. Non voglio addentrarmi troppo nelle polemiche”.
Infine una battuta sul suo futuro ancora in bilico tra Madrid e Torino: “La Juventus mi ha chiamato, ho parlato con il direttore sportivo, fino a quando non ci saranno ufficialità, non si può dire nulla. E’stato un anno particolare, speriamo che la prossima stagione sia migliore di questa”.
