Venezuela, focolaio Covid prima del Brasile: la scelta sulla Copa America

Un vero e proprio focolaio di COVID-19 è stato riscontrato nel Venezuela a poche ore dall’inizio della Copa America.

Venezuel Covid Copa America
Tomas Rincon capitano del Venezuela (getty)

Non c’è pace per la Copa America. Dopo le polemiche sul cambio di sede, si giocherà in Brasile perché Argentina e Colomba si sono rifiutate di ospitare la competizione, ora è il COVID-19 a fare paura. Nelle ultime ore è stato riscontrato un focolaio con ben 13 positivi nel gruppo squadra del Venezuela che questa sera giocherà la gara di apertura contro il Brasile.

Nella vinotinto sono risultati positivi anche i giocatori Tomas Rincon, calciatore del Torino e capitano della squadra, Wilker Angel e Rolf Feltscher. Insieme a loro il dirigente Bernardo Anor, il capo ufficio stampa Nestor Beumont e la nutrizionista Mariana Iglesias.

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Copa America, focolaio Venezuela: cosa succede adesso

Rincon Venezuela
Rincon e Messi prima di una sfida tra Venezuela e Argentina (getty)

Il gruppo squadra è quindi destinato a cambiare e già sono state emanate le nuovo convocazioni. La federazione sudamericana per salvare il torneo ha infatti deciso che i Commissari Tecnici potranno cambiare tutti i giocatori colpiti dal COVID e chiamarne degli altri in modo da avere almeno le rose al completo per giocare.

Ovviamente non sarà la stessa cosa per il Venezuela che dovrà rinunciare ad alcuni elementi importanti, rimpiazzati da calciatori non dello stesso valore. La nazionale vinotinto è stata inserita nel Gruppo B con Brasile, Colombia, Perù ed Ecuador. Ricordiamo che passano il turno le prime quattro, e se cafetoros e carioca sembrano nettamente superiori, il Venezuela può comunque sperare di giocarsi un posto con Ecuador e Perù. Due squadre alla portata, almeno fino a ieri con il COVID che limiterà e non poco le scelte del tecnico portoghese Peseiro.