La decisione della UEFA dopo lo scontro di gioco che ha causato per qualche secondo la perdita di conoscenza di Benjamin Pavard durante Francia-Germania a EURO 2020 
Durante Francia-Germania, primo big match di EURO 2020, a tenere banco non c’è stato solo Mbappé, né il morso di Rudiger a Pogba. Continuano infatti le polemiche per quanto accaduto dopo lo scontro di gioco in cui ha avuto la peggio il difensore francese Benjamin Pavard.
Il difensore, dopo la partita, ha confessato alla radio RMC di essere svenuto per una quindicina di secondi. Poi si è ripreso e ha continuato a giocare.
Il sindacato mondiale dei calciatori (Fifpro) ha sollecitato la UEFA a vederci chiaro. La Fifpro ha protestato per la mancata sostituzione di Pavard. In occasione dello scontro, spiega il sindacato calciatori sul suo profilo Twitter, avrebbe dovuto essere applicato il nuovo protocollo per il trattamento delle sospette commozioni cerebrali, approvato anche dalla UEFA.
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Si tratta del “Concussion Charter”, discusso in un apposito seminario dalla UEFA con tutti i medici delle 24 nazionali che prendono parte a EURO 2020. Ogni nazionale può decidere, è vero, se sostituire o meno il giocatore in caso di colpi più leggeri. Ma se c’è il sospetto di una commozione cerebrale, il giocatore vittima dello scontro deve essere immediatamente allontanato dal campo, sia in allenamento sia in partita.
In questi casi, il Concussion Charter permette anche di avere una sostituzione aggiuntiva rispetto alle cinque consentite dal regolamento. In casi come questo, ha commentato il compagno di reparto di Pavard, Raphael Varane, ci vorrebbe maggiore attenzione.
