Arnautovic, il “bambino” cresciuto tardi: le curiosità sul centravanti dell’Austria

L’Austria prepara l’esordio agli ottavi di finale di EURO 2020 contro l’Italia. Tra le vecchie conoscenze del nostro campionato c’è Marko Arnautovic, la promessa di un talento pieno di sregolatezza.

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Arnautovic, esultanza polemica a EURO 2020 (Getty Images)

L’Austria sarà la prossima avversaria dell’Italia ad EURO 2020. La formazione allenata da Franco Foda si è qualificata come seconda in classifica nel Gruppo D, alle spalle dell’Olanda. Sabato sera andrà in scena a Wembley la partita valida per gli Ottavi di Finale e sarà la prima sfida da dentro o fuori per le due nazionali nel corso di questo europeo. Prima della gara ha parlato in conferenza stampa l’attaccante austriaco Marko Arnautovic, elogiando l’Italia, ma mostrando sicurezza e nessuna paura.

Il calciatore ex Inter ha detto di non essere spaventato dal fatto che l’Italia non subisca goal da molte partite, e che nonostante la coppia di centrali difensivi sia formata da due esperti come Bonucci e Chiellini, questo non gli fa paura. Parole che sono in linea con la personalità di un talento promesso al mondo del calcio, che molto spesso è stato protagonista di alcuni bizzarri episodi.

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Marko Arnautovic, il talento ribelle dell’austiaco

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Marko Arnautovic (Getty Images)

Fin da quando giocava nelle giovanili di Arnautovic si parlava per il suo grande talento, ma anche per la sua pazzia. Il passaggio al Twente all’età di 16 anni fu una salvezza per la carriera di un ragazzino che più volte era stato cacciato via dalle squadre giovanili di Vienna. In Olanda il giocatore austriaco si guadagna a suon di goal il soprannome di erede di Zlatan Ibrahimovic, complice anche la sua forza fisica.

Come Zlatan, Marko Arnautovic si guadagna il passaggio all’Inter, che si rivela essere un’esperienza sfortunata a causa di molti infortuni e pochi minuti giocati. Nonostante faccia parte del gruppo che ha vinto il Triplete nel 2010, l’attaccante dichiarerà poi di non sentirsi parte di quel trofeo, considerati i soli 53 minuti di impiego in stagione. A Milano si trascina l’etichetta di bambino capriccioso, e la società nerazzurra decide di non riscattarlo. Lo definì usando quell’aggettivo José Mourinho, scommettendo poi sul fatto che non sarebbe mai cresciuto. La carriera di Arnautovic continuerà tra polemiche e dichiarazioni scandalo, come quando dichiarò che “il Werder è una discarica” o le notti brave fuori dal ritiro.

La maturità ritrovata

La svolta nella sua carriera arriva dal 2013 in poi. Dopo due stagioni di duro lavoro, Arnautovic sembra trovare la retta via con la maglia dello Stoke City. In Premier League riesce a mettere in archivio delle ottime stagioni, guadagnandosi poi il passaggio al West Ham. Nonostante l’esultanza polemica nella partita di EURO 2020 contro la Macedonia, accusata anche di razzismo, il giocatore adesso sembra aver abbandonato il bambino capriccioso che fu cacciato da numerosi settori giovanili e non solo.

Nel corso di quest’estate alcune voci di calciomercato lo avevano accostato al Bologna per un clamoroso ritorno in Serie A. In attesa di conoscere il suo futuro, l’Italia intanto tornerà nel cammino di Marko Arnautovic come avversaria negli ottavi di finale di EURO 2020.