Luis Enrique pensa all’Italia, ecco come il ct della Spagna prepara la semifinale – FOTO

Luis Enrique è già proiettato verso Italia-Spagna e sui social ha mostrato come sta preparando la semifinale di EURO 2020 a 2 giorni dalla gara 

Mancano solamente 2 giorni al super semifinale di EURO 2020, Italia-Spagna. Gli azzurri hanno battuto il Belgio per approdare al big match di martedì, mentre le Furie Rosse sono riuscite a superare la Svizzera solamente ai calci di rigore.

Un percorso diverso quello delle due nazionali. Da una parte quella di Roberto Mancini, che ha da subito convinto e si è lentamente trasformata da outsider a una delle grandi favorite, dall’altra quella di Luis Enrique, sciupona e criticata nei gironi, più concreta seppur con qualche sofferenza nella fase ad eliminazione diretta.

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Luis Enrique prepara Italia-Spagna: il selfie non lascia dubbi

Avendo allenato la Roma, anche se per una quarantina di partite, Luis Enrique conosce bene l’Italia, ma sa ancora di più quanto la squadra di Mancini possa essere pericolosa. Gli azzurri non perdono da oltre 30 gare e hanno subito solamente 2 gol in tutto l’Europeo, entrambi su calcio da fermo (calcio d’angolo con l’Austria e rigore contro il Belgio).

Il commissario tecnico della Spagna è consapevole che servirà la partita della vita per riuscire a battere gli azzurri e che per conquistare la finale di Wembley non si potranno commettere errori come successo nei gironi e contro la Svizzera.

Il selfie con i monitor

Sui social, proprio Luis Enrique ha svelato il suo metodo per fermare l’Italia. Il tecnico ha scattato un selfie con due schermi alle proprie spalle, quello di un computer e quello di un piccolo televisore. L’ex allenatore del Barcellona sta quindi studiando ogni singolo movimento della nostra nazionale, in fase offensiva, difensiva, di possesso e non possesso.

Possiamo solamente sperare che il lavoro di analisi non basti alla Spagna per fermarci. Il sogno azzurro può continuare e un’ipotetica finale contro una tra Inghilterra e Danimarca sarebbe il meritato premio per l’incredibile lavoro di Roberto Mancini alla guida degli azzurri.