Serie A, spaccatura sul ritorno dei tifosi: Gravina sollecita il governo

La Serie A riaccoglierà i tifosi allo stadio ma c’è divergenza sulle modalità: la richiesta di Gabriele Gravina, presidente della FIGC.

Serie A Tifosi Gravina
Lo stadio di San Siro aspetta il ritorno dei tifosi (Getty Images)

Il calcio italiano non vede l’ora di tornare a riempire gli stadi. Al momento il governo ha garantito il 25% della capienza degli impianti a partire dalla prossima stagione. Un numero troppo ridotto per la Lega Calcio che vorrebbe aumentare l’afflusso del pubblico già nelle prime giornate di campionato. Una battaglia iniziata qualche settimana fa, principalmente a causa delle enormi perdite economiche, a cui si è aggiunta anche la FIGC.

Oggi Gabriele Gravina ha dichiarato di aver inviato una lettera ufficiale al governo per chiedere il pieno ritorno dei tifosi. Nell’apertura del Consiglio federale, il presidente della FIGC ha annunciato questa notizia prendendo però un po’ le distanze dal suo contenuto.

Leggi anche -> Salernitana, arriva la decisione sulla Serie A: il verdetto

Serie A, Gravina chiede il pieno ritorno dei tifosi

Serie A Tifosi Gravina
Gabriele Gravina, presidente della FIGC (Getty Images)

La FIGC si affianca alla Lega Calcio e pressa il governo per la riapertura completa degli stadi di Serie A. La richiesta è stata inoltrata al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal Sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali. Una decisione che sarà condizionata dalle indicazioni del CTS in base all’andamento dei contagi durante l’estate.

E’ sempre questa la maggiore preoccupazione che non lascia tranquillo nemmeno Gravina: “Sono convinto della necessità del pubblico negli stadi, ma avrei preferito una certa gradualità. Ci vuole sempre massima attenzione perché se riapriamo al 100% e poi siamo costretti a richiudere tutto è la fine”.

Una situazione molto delicata che il calcio italiano spera si risolva a sua favore, ma non è scontato. In Italia, rispetto alla maggior parte dei paesi europei, non vuole correre e si riserva ancora qualche dubbio sulla riapertura completa degli stadi.