Italia, Donnarumma e la confessione in diretta Rai: “Ero sconvolto”

Malore Eriksen, Donnarumma – intervistato dalla Rai in occasione del documentario “Sogno azzurro, strada per Wembley” – parla dell’evento.

Malore Eriksen Donnarumma rivela (Getty Images)
Malore Eriksen Donnarumma rivela (Getty Images)

L’Italia guarda i prossimi impegni da Campione d’Europa: una prospettiva interessante fino al Mondiale, altro obiettivo targato Roberto Mancini. Il Commissario Tecnico ha messo in condizione la Nazionale di poter affrontare qualunque competizione con maggior consapevolezza: una vera e propria “cura”, la sua, che ha ristabilito un gruppo a tratti smarrito facendolo diventare invincibile (parola della stampa estera).

Gli azzurri, oggi, sono la squadra da battere. Come si è arrivati a questo? Prova a fare un bilancio Mamma Rai, che insieme a Sky ha avuto l’esclusiva di Euro 2020, con la trasmissione “Sogno azzurro, strada per Wembley”. Un vero e proprio docu-film che riassume emozioni e sensazioni della spedizione italiana nell’arco di questo mese.

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Malore Eriksen, Donnarumma torna sull’accaduto: la rivelazione

Il portiere torna sul malore del collega (Getty Images)
Il portiere torna sul malore del collega (Getty Images)

Competizione europea caratterizzata anche dall’emergenza Eriksen: l’arresto cardiaco in campo del giocatore danese ha destabilizzato tutti. Anche chi non l’ha vissuto direttamente, proprio come i giocatori dell’Italia: gli azzurri conoscono Eriksen, poiché milita nell’Inter, e hanno preso l’evento come una vera e propria tragedia. Umori scossi e facce sbigottite, racconta quegli istanti l’ex portiere del Milan e “numero uno” della Nazionale Gianluigi Donnarumma: “Non riuscivo a guardare, momento terribile. Gli altri guardavano, io non ce la facevo, ero troppo scosso. Avevo un senso di vuoto. Fortunatamente ora Chris sta bene, il peggio è passato”.

Attimi particolari per tutti: un giocatore la cui vita avrebbe potuto svanire in un attimo, come racconta lo stesso medico della Danimarca: la tenacia e tempestività dei medici e un pizzico di fortuna hanno evitato il peggio. Evento che comunque ha segnato anche i ragazzi dell’Italia, ancora più uniti nel dispiacere: bravi nel trasformare energie negative in occasione di rivalsa. Il lieto fine è arrivato, da ogni punto di vista: Wembley teatro dell’imprevedibilità e della catarsi.