Cristiano Ronaldo e la bravata in motorino: il racconto da non credere

Il primo allenatore nella carriera di Cristiano Ronaldo racconta la bravata del calciatore portoghese della Juventus. 

cristiano ronaldo
La bravata di Cristiano Ronaldo (Getty Images)

Cristiano Ronaldo è qualcosa in più rispetto a un semplice calciatore. I successi in campo della stella portoghese hanno contribuito a renderlo un marchio di livello mondiale basato sui valori di uno stile di vita sano e dell’equilibrio nella vita. CR7 è celebre per la sua dedizione all’allenamento e per la sua continua voglia di migliorarsi tramite il lavoro, ma anche lui è stato un adolescente.

Il primo allenatore del giocatore della Juventus ha raccontato un divertente episodio che riguarda una bravata di Cristiano ai tempi delle giovanili dello Sporting Lisbona. Il capitano della Nazionale portoghese aveva 13 anni all’epoca dei fatti raccontati da Leonel Pontes, e di certo sembrava meno responsabile di oggi.

Leggi anche – Cristiano Ronaldo, senti Daniel Carvalho: la rivelazione sulla Coca Cola che non ti aspetti

Cristiano Ronaldo, la bravata in motorino

cristiano ronaldo
Cristiano Ronaldo e la bravata da adolescente (Getty Images)

Il siparietto contro la Coca-Cola è soltanto l’ultimo degli spot di CR7 in favore di uno stile di vita sano ed equilibrato. Durante la sua carriera il portoghese ha avuto modo di imporsi per i valori che trasmette con la sua immagine, riscuotendo il successo di milioni di ragazzi che lo vedono come un idolo. Dal racconto di Leonel Pontes, ex allenatore delle giovanili dello Sporting Lisbona, viene fuori però un ragazzino non troppo diverso dall’adolescente comune.

Il primo allenatore di Ronaldo ha raccontato un episodio avvenuto molti anni fa. Pontes chiese ad un tredicenne Cristiano se fosse capace di guidare una piccola moto che si trovava in casa dell’allenatore a Madeira. La risposta affermativa di CR7 non fu accompagnata dai fatti: Cristiano accelerò con la moto sino ad impennare, arrivando a toccare la strada con i piedi. Dopodiché, il giocatore portoghese sparì dopo aver imboccato una curva. L’allenatore racconta di aver rivisto Cristiano Ronaldo dopo diversi attimi di disperazione, ma il ragazzo tredicenne era sorridente e contento. Pontes ha confessato che quelli furono momenti di spavento e incredulità.