Parla Messi, i motivi dell’addio al Barcellona e l’annuncio sul futuro

Lionel Messi si congeda al Barcellona: i passaggi più significativi dell’attesa conferenza stampa d’addio del campione argentino.

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Lionel Messi dice addio al Barcellona (Getty Images)

E’ arrivato il giorno che nessun tifoso del Barcellona sperava di poter vivere. Dalla sala stampa del Camp Nou, Lionel Messi ha ufficializzato l’addio ai blaugrana dopo 20 anni e 17 stagioni in prima squadra. Una vita intera passata nel primo e finora unico club della sua carriera che nessuno si sarebbe aspettato potesse lasciare. Alla fine però, quando ormai sembrava certa una sua permanenza, è arrivato il colpo di scena.

All’atteso appuntamento sono presenti anche la famiglia e alcuni compagni che hanno voluto assistere al suo ultimo saluto e restargli vicino in questa occasione particolare. Un evento storico seguito da ogni parte del mondo, in particolare dai tifosi che attendevano con ansia le sue parole. Quest’ultimi si sono riversati in massa davanti all’ingresso dello stadio per aspettare e omaggiare il proprio idolo.

Dopo la spiegazione del presidente Laporta sul mancato rinnovo, il campione argentino ha fornito la sua versione dei fatti e spiegato i motivi di questa inaspettata decisione. Durante la conferenza non sono mancate domande sul futuro che ormai sembra tracciato verso il PSG.

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Messi saluta il Barcellona: le ultime parole in conferenza

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Lionel Messi (Getty Images)

Prima di prendere la parola, Lionel Messi è salito sul palco lasciandosi andare a un pianto accompagnato da un lungo applauso della sala stampa. Un momento toccante che ha coinvolto anche i compagni di squadra tutti molto emozionati dalla scena. Poi l’argentino ha raggiunto il microfono, mandando un primo messaggio ai tifosi: “Ero convinto di restare qui al Barcellona. Questa è casa mia, la nostra casa. Sono molto triste perché volevo restare e questo era il piano, ma oggi devo salutare dopo tutta la mia vita qui”.

La Pulce ha continuato il suo discorso iniziale: “Ho sempre dato tutto e portato rispetto per questa maglia dal primo fino all’ultimo giorno. Spero che resti questa immagine di me, oltre ai tanti successi. Vado via più che soddisfatto, ma mi sarebbe piaciuto salutare in campo e avere un’ultima standing ovation. Mi sarei immaginato così il mio addio con lo stadio pieno e il mio nome gridato dagli spalti. Ringrazio i miei compagni che sono qui, i tifosi per l’affetto che mi hanno dato. Ho promesso ai miei figli che sarà soltanto un arrivederci, spero di tornare in questo club”.

Nel corso della conferenza, Messi ha svelato cosa ha portato alla clamorosa separazione: “Il mio nuovo contratto era pronto, tutto preparato. Volevo restare e, tornato dalle vacanze, dovevo firmare. All’ultimo minuto però, a causa dei limiti imposti Liga, non è stato possibile concludere l’accordo. Ho ridotto il mio stipendio del 50% ma non è stato sufficiente. E’ andata come ha spiegato Laporta, il club e il presidente hanno fatto il massimo per trattenermi e non si poteva fare di più”.

C’è stato anche un inevitabile riferimento al PSG, confermato dallo stesso diretto interessato: “Si è una possibilità, ma al momento non ho accordi con nessuno e non chiudo alcuna porta. Ho ricevuto molte chiamate dopo il comunicato del Barcellona, chiaramente sto valutando la scelta migliore. La foto con i giocatori del PSG è stata una casualità, un momento condiviso tra amici durante le vacanze. Loro mi hanno detto di venire a Parigi ma era soltanto uno scherzo. Ha fatto tanto rumore, ma non c’è niente di strano”.

In ogni caso la volontà di Messi è molto chiara: “Continuerò a competere in un club di alto livello per poter ancora vincere. Tutti conoscono come sono fatto e la mia intenzione è ancora quella di restare al top”.

Il fenomeno argentino ha negato altre possibili problematiche dietro al mancato rinnovo: “Davvero non c’è stato nulla di tutto questo. Ero d’accordo con la società su ogni singolo dettaglio ed erano convinto di rimanere dopo aver parlato con Laporta . Poi è successo quello è successo, si vede che le cose dovevano andare così”.