Resta incerto il futuro della proprietà dell’Inter dopo il cambio di politica del governo cinese e Massimo Moratti non può rimanere indifferente 
La proprietà dell’Inter rimane un punto interrogativo almeno per il futuro. Il cambio di politica del governo cinese ha complicato le operazioni degli Zhang. La riduzione del potenziale di investimento del gruppo Suning ha portato alla ricerca di soci, anche di minoranza, per allargare la proprietà della società nerazzurra.
La cessione di Hakimi e Lukaku sono servite anche ad alleggerire le perdite della società, costretta a fare i conti con gli effetti recessivi dovuti alla pandemia di Covid-19.
Gli spagnoli di Chiringuito Tv, autentico fenomeno sul web, hanno addirittura ipotizzato un ritorno in società di Massimo Moratti, che ha ripreso il legame familiare con i nerazzurri iniziato dal padre Angelo, l’artefice della Grande Inter del Mago Herrera. Moratti ha svelato come stanno davvero le cose.
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Inter, tutta la verità sul ritorno di Massimo Moratti
“Essere in minoranza in un club di calcio serve a poco” ha detto a Repubblica Moratti, che ha escluso l’ipotesi di una cordata di imprenditori italiani alla guida del club.
Da tifoso nerazzurro, una passione rimasta forte come dimostra anche il documentario DAZN a lui dedicato, Moratti si augura che, in caso di cessione, l’attuale proprietà cinese venda a interlocutori appassionati. Agli Zhang , ha però precisato Moratti, “gli interisti devono essere grati per come hanno fatto le cose finora“.
L’ex presidente, che ha festeggiato il Triplete del 2010 come momento più alto della sua presidenza, guarda con attenzione anche al progetto Interspac. I promotori, dice, sono molto motivati. Non è da escludere che possa essere questa la porta per un suo ritorno in società.
