L’UEFA dice no ai tamponi: nuove regole per club e calciatori

L’UEFA adegua il proprio protocollo: novità su tamponi, vaccini e soprattutto sul ritorno dei tifosi ospiti allo stadio.

Pallone da calcio
Pallone da calcio (GettyImages)

Con la stagione calcistica europea ormai già cominciata e i grandi tornei per club pronti a partire, l’UEFA ha voluto aggiornare il proprio protocollo in merito a tamponi e vaccini. In vista delle gare di Champions League, Europa League e Conference League i calciatori dei club dovranno sottostare a nuove regole. Grandi novità anche per i tifosi.

Leggi anche >>>  Napoli-Juventus, il direttore dell’ASL fa discutere: il paragone scatena i tifosi

UEFA, no a tamponi ai calciatori vaccinati

Stando al nuovo protocollo “Return to play”, l’UEFA ha tolto l’obbligatorietà dei test rapidi e tamponi molecolari prima delle partite, solo se i calciatori hanno completato il ciclo di vaccini. Dunque, le società non saranno più costrette a sottoporre i propri giocatori ai tamponi entro 48 ore prima delle gare internazionali.

 

Ovviamente, il vaccino dovrà essere accettato dalle leggi vigenti nello Stato in cui un club andrà a giocare. E’ infatti noto che l’Italia non accetta alcuni tipi di vaccini che invece altri Paesi somministrano ai propri abitanti. In queste circostanze, i giocatori dovranno avere un test negativo al Covid per poter giocare il match internazionale.

Ritorno spettatori ospiti allo stadio

Inoltre, l’UEFA ha finalmente annunciato che i tifosi ospiti potranno riempire i settori a loro designati per le partite internazionali. Infatti, per le gare di Champions, Europa e Conference League il 5% della capienza totale dello stadio sarà riservato ai supporter della squadra in trasferta.

Anche in questo caso, l’ammissione degli spettatori dipenderà dalle autorità competenti e dalla situazione epidemiologica del Paese ospitante.