Diawara, il colpo di Stato in Guinea gli cambia la vita: cosa sta succedendo

Diawara al centro della cronaca. Il colpo di Stato in Guinea cambia le sorti di un popolo e anche della relativa Nazionale: gli sviluppi.

Diawara torna a Roma dopo il golpe in Guinea (Getty Images)
Diawara torna a Roma dopo il golpe in Guinea (Getty Images)

La geopolitica influisce anche sul calcio giocato. Chiedere a Diawara, il centrocampista della Roma che, al massimo, è stato coinvolto in casi mediatici riguardanti scivoloni formali e vizi da debellare in campo, invece ora si trova al centro di una situazione incresciosa. Il colpo di Stato in Guinea ha cambiato i suoi piani e quelli di molti colleghi calciatori nella stessa situazione.

Il giocatore giallorosso avrebbe dovuto disputare la gara contro il Marocco vestendo la maglia della propria Nazionale d’appartenenza. Il golpe in Guinea – operato da una serie di corpi speciali capitanati dal Colonnello Doumbouya – ha cambiato ogni cosa. Ora il giocatore giallorosso sta tornando nella Capitale dopo attimi di tensione che hanno coinvolto anche suoi colleghi della Nazionale guineana.

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Diawara in viaggio verso Roma: il centrocampista lascia la Nazionale dopo il colpo di Stato in Guinea

La situazione del mediano giallorosso (Getty Images)
La situazione del mediano giallorosso (Getty Images)

Dopo aver trascorso alcune ore al sicuro in un albergo della Capitale Conakry, il centrocampista è atteso a Roma nelle prossime ore. Sta bene, come si evince da un suo post su Instagram in cui scrive: “Grazie a Dio”. La situazione in Guinea è tutt’altro che rosea: il Presidente Alpha Condè è stato arrestato dopo l’inevitabile scioglimento della Costituzione vigente.

La Federazione guineana fornirà ulteriori indicazioni nelle prossime ore sul ritorno dei giocatori convocati in Nazionale nei rispettivi club. Una perenne attesa che, intanto, garantisce ad alcuni di poter guadagnare altri luoghi. Tra questi c’è il mediano giallorosso, anche al centro del mercato, ma in questo momento è il problema minore. Le sorti di una popolazione sono appese a un filo.