Kessié al centro delle critiche, arriva la bordata di Cassano: “Mi sembra…”

Franck Kessié è finito nel mirino dei tifosi del Milan dopo il brutto inizio stagione: la dura critica di Antonio Cassano alla “Bobo TV”.

Kessié Cassano
Franck Kessié, centrocampista del Milan (Getty Images)

Non è un momento facile per Franck Kessié, finito al centro delle polemiche dopo le cattive prestazioni con il Milan. L’espulsione rimediata contro l’Atletico Madrid, seppur troppo severa, ha aumentato le critiche di stampa e tifosi nei suoi confronti. Lo scarso rendimento in questo inizio stagione fa più rumore alla luce della trattativa per il rinnovo di contratto.

Non è un mistero che il centrocampista ivoriano, in scadenza il prossimo giugno, rischi seriamente di lasciare i rossoneri. Al momento la firma è lontana perché le parti sono ancora distanti sulla parte economica.

La richiesta dell’agente è ritenuta eccessiva dalla società che non vuole aumentare troppo il tetto ingaggi. Insomma la situazione è delicata e il campo aumenta il malumore generale intorno al giocatore. Il caso è stato analizzato anche sulla “Bobo TV”, in particolare da Antonio Cassano che ha riservato un duro attacco verso l’ex Atalanta.

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Cassano spara a zero su Kessié: il duro attacco

Franck Kessié Cassano
Franck Kessié (Getty Images)

Nel consueto appuntamento su Twitch, insieme a Bobo Vieri, Lele Adani e Nicola Ventola, non sono mancate le solite dichiarazioni forti di Antonio Cassano. Stavolta il destinatario delle sue accuse è Franck Kessié, protagonista di un periodo molto complicato a livello personale.

Durante un acceso scambio di vedute con gli altri compagni di trasmissione, Fantantonio non risparmia il centrocampista del Milan: “Non può fare partite del genere, sembra suo cugino. Non so che tipo di problema possa avere, se è solo stanchezza o c’è altro. Di sicuro oggi è irriconoscibile, gioca male come concetti e  l’atteggiamento è sbagliato. Senza la sua espulsione il Milan vince con l’Atletico e può anche passare il girone. La società deve trovare una soluzione, altrimenti lo lasci fuori sei mesi”.