Pandora Papers, spuntano i nomi di Ancelotti e Guardiola: cosa emerge dall’inchiesta

Nella maxi inchiesta Pandora Papers emergono anche i nomi di Carlo Ancelotti e Pep Guardiola. Cosa risulta dai documenti

Pandora Papers, spuntano i nomi di Ancelotti e Guardiola: cosa emerge dall'inchiesta
Pandora Papers, spuntano i nomi di Ancelotti e Guardiola: cosa emerge dall’inchiesta

L’inchiesta Pandora Papers sta scuotendo il mondo. Pubblicata domenica, è il più recente lavoro dell’International Consortium for Investigative Journalism (ICIJ), consorzio internazionale di giornalisti investigativi che comprende testate come Der Spiegel, El Pais e per l’Italia L’Espresso.

L’analisi di 11,9 milioni di documenti, provenienti da 14 società di servizi finanziari, ha fatto emergere fondi in paradisi fiscali e ha coinvolto ex primi ministri come Tony Blair, stelle dello spettacolo come Shakira e Claudia Schiffer, personaggi dello sport. Nella maxi-inchiesta compaiono anche i nomi di Carlo Ancelotti e Pep Guardiola.

Il tecnico del Real Madrid avrebbe utilizzato una società con sede nelle Isole Vergini Britanniche per gestire i diritti d’immagine quando si era seduto per la prima volta sulla panchina delle merengues, tra il 2013 e il 2015. Il Tesoro spagnolo starebbe già indagando.

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Pandora Papers, le rivelazioni su Guardiola

El Pais, che fa parte del consorzio composto da oltre 600 giornalisti di 117 nazioni, rivela anche il coinvolgimento di Pep Guardiola. I fatti contestati all’attuale allenatore del Manchester City fanno riferimento ai suoi ultimi anni da calciatore.

Guardiola avrebbe depositato alla Banca privata di Andorra, attraverso una società di Panama, l’ingaggio che gli versava il club qatariota dell’Al Ahly per cui ha giocato dal 2003 al 2005. Nel 2012, dopo l’amnistia fiscale approvata dal governo spagnolo guidato allora da Mariano Rajoy, avrebbe regolarizzato la sua posizione versando 500 mila euro al fisco.