Italia-Svizzera, possibile cambio sede: il caso Donnarumma condiziona la scelta

Italia-Svizzera, partita decisiva per la qualificazione ai Mondiali 2022, potrebbe cambiare sede: il caso Donnarumma esclude un’ipotesi.

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Gianluigi Donnarumma, portiere dell’Italia (Getty Images)

L’Italia ha perso la lunga imbattibilità in Nations League, conclusa al terzo posto dopo la vittoria sul Belgio nella finalina. Chiusa questa parentesi, gli azzurri torneranno a essere concentrati sulle qualificazioni ai prossimi Mondiali. E’ questo l’obiettivo da raggiungere nella prossima pausa nazionali, quando andrà in scena la sfida decisiva contro la Svizzera.

Una gara molto importante per i campioni d’Europa che non possono permettersi di sbagliare vista l’attuale situazione di classifica. L’appuntamento è tra circa un mese esatto, il 12 novembre, ma la sede inizialmente prevista rischia di cambiare.

Secondo le ultime indiscrezioni, la FIGC sta pensando di spostarsi dall’Olimpico e trovare un nuovo stadio disponibile a ospitare la partita. Un’ipotesi legata alle probabili cattive condizioni del campo, considerando gli impegni ravvicinati di Roma, Lazio e rugby nei giorni precedenti.

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Italia-Svizzera, escluso San Siro: protetto Donnarumma

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Donnarumm, portiere della Nazionale e del PSG (Getty Images)

La decisione definitiva dovrebbe arrivare entro le prossime ore per comunicarla ufficialmente alla UEFA. Secondo quanto riportato da “TMW”, la scelta potrebbe essere condizionata dal caso Donnarumma. Tra le alternative all’Olimpico infatti non sarebbe stato considerato San Siro dopo i fischi ricevuti dall’ex portiere del Milan nella partita contro la Spagna.

Un’idea a dir poco discutibile che, se confermata, dividerà certamente i tifosi azzurri anche nella storia ci sono altri precedenti simili. Da capire se effettivamente la Nazionale non giocherà più nella Scala del Calcio fino a quando ci sarà il classe 2000 o l’opzione si limiterà al match contro la Svizzera. Di sicuro il fatto non resterà nell’ombra e forse sarebbe meglio evitare una conseguenza simile che assomiglia più a una sconfitta per tutti.

Non sarebbe la prima volta che accade perché già nel 2005 la Nazionale è stata lontana da Palermo per otto anni dopo i fischi rivolti a Luca Toni e per tredici anni da Firenze dopo i fischi all’inno nel 1993. Con tutte le debite proporzioni, la rinuncia a San Siro avrebbe una risonanza mediatica maggiore e sarebbe il preteso per nuove polemiche. Al momento quindi l’impianto favorito sarebbe il Gewiss Stadium di Bergamo che aveva già ospitato una recente amichevole con l’Olanda a porte chiuse.