Milik durante una conferenza stampa con la Polonia (Getty)
Lazio-Marsiglia, domani in campo il match valido per la terza giornata della fase a gironi di Europa League. L’attaccante del club francese, Arkadiusz Milik, è intervenuto in conferenza stampa: ecco le sue parole
Domani allo Stadio Olimpico, alle ore 18.45, andrà in scena il match tra Lazio e Marsiglia. Una partita che si preannuncia emozionante e dal risultato incerto. Dopo le parole in conferenza stampa di Maurizio Sarri, anche Sampaoli ha analizzato il match di domani.
Il tecnico argentino è stato accompagnato in conferenza da Milik, attaccante polacco con un passato nel Napoli. Proprio nel club partenopeo, Milik ha avuto modo di lavorare con Sarri.
Leggi anche->Lazio, Sarri torna sul match contro l’Inter: la frase contro il Giudice Sportivo non passa inosservata
Il centravanti polacco ha parlato in questo modo di Maurizio Sarri: “Siamo stati due anni insieme a Napoli. Abbiamo un rapporto buono, ho tanto rispetto per lui, è un grande allenatore. Mi dispiace non aver vinto niente insieme. Successivamente lui lo ha fatto al Chelsea e alla Juventus, è forte e ha idee molto chiare sul calcio che vuole giocare. Posso dire solo cose positive su di lui”.
L’ex calciatore del Napoli ha poi parlato dei due impegni che attendono il Marsiglia, prima la gara di domani contro la Lazio e poi quella nel weekend contro il PSG. Queste le sue parole: “Non voglio sentire parlare del match contro il Paris Saint Germain, bisogna solo pensare alla Lazio, sarà un match tosto. Noi stiano bene e pensiamo solo ed esclusivamente a domani”.
Una scelta che viene fatta in tre, come viene annunciato per quanto riguarda l'addio di…
Il talento di Zion Suzuki sta iniziando a prendersi la scena nel calcio italiano: ora…
La Juventus starebbe cominciando a fare quello che non le è riuscito a dovere nelle…
Adrian Bernabé sta iniziando a prendersi la scena in Serie A: il centrocampista del Parma…
Si parla tanto di Maurizio Sarri e di quello che può accadere in Italia con…
Attaccante cercasi perché il Milan sa segnare, ma non sa chiudere le partite. E Allegri…