Superlega, il presidente del Milan non ha dubbi: che stoccata a Perez e Agnelli

A seguito dell’Assemblea dei soci, il presidente del Milan ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla Superlega: l’annuncio di Paolo Scaroni.

Paolo Scaroni, presidente del Milan
Paolo Scaroni, presidente del Milan (GettyImages)

Nella giornata dedicata all’Assemblea dei Soci per l’approvazione del bilancio, il presidente del Milan ha parlato alla stampa del progetto Superlega. Il torneo d’élite è naufragato dopo pochi giorni dalla sua nascita. Quasi tutti i club organizzatori della manifestazione si sono ritirati, ma Barcellona, Juventus e Real Madrid insistono con la volontà di dar luce ad un evento calcistico ricco di partite equilibrate e sulla carta spettacolari.

Tuttavia, le altre società si sono tirate indietro e qualcuna, come il Milan, non avrebbe voglia di ritornare sui propri passi: ecco il pensiero del presidente rossonero sulla Superlega.

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Milan, parla il presidente: “Superlega progetto accantonato”

Solo un mese fa, il presidente della Juventus Andrea Agnelli aveva rilanciato il progetto Superlega, che garantirebbe maggiori introiti e lo sviluppo di talenti calcistici. Ma non è dello stesso avviso il patron rossonero Paolo Scaroni, il quale ha dichiarato al termine dell’assemblea odierna: “La Superlega è stata accantonata – ma poi ha aggiunto – I problemi che l’avevano originata restano“.

Di certo, il calcio moderno deve cambiare. E’ questo l’avviso di Scaroni all’UEFA e alla FIFA, ovviamente contrarie alla realizzazione di un torneo calcistico che non prevede meritocrazia. “La Corte di Lussemburgo deciderà se l’UEFA e la FIFA hanno operato nel modo migliore – ha concluso sull’argomento Scaroni – Speriamo che l’organo calcistico europeo faccia interventi per consentire alle squadre di avere pari condizioni economiche“. Insomma, servono modifiche, serve il cambiamento. Ma anche il Milan si tira fuori dalla competizione che non piace affatto ai tifosi, legati invece al sogno delle cavalcate in Champions. Non saranno contenti Florentino Perez e Andrea Agnelli, che credevano mesi fa di avere l’appoggio anche della storica società milanese.