Cristiano Ronaldo, gesto illegale in Portogallo! Le conseguenze sono durissime

Cristiano Ronaldo nella bufera: gesto illegale in Portogallo e conseguenze durissime per l’attaccante del Manchester United 

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo, attaccante del Manchester United (Getty Images)

Non sono giorni fortunati per Cristiano Ronaldo che, oltre alla crisi del Manchester United, dovrĂ  risolvere alcuni problemi nella vita privata. Dopo la clamorosa disfatta contro il Liverpool, vittorioso 5-0 all’Old Trafford domenica scorsa, si è scoperto un curioso fatto su CR7.

Come riportato dal tabloid inglese “The Sun”, il fenomeno del Manchester United si sarebbe reso protagonista di un gesto illegale nella sua terra natale, in Portogallo, e ora le autoritĂ  locali hanno deciso di intervenire. Una scelta che potrebbe costare davvero caro al 5 volte Pallone d’Oro.

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Cristiano Ronaldo, caos in Portogallo: l’accusa è pesante

Cristiano Ronaldo Villa Portogallo
Ronaldo, ex giocatore della Juventus (Getty Images)

Secondo quanto riferito da Sun, CR7 avrebbe costruito una villa abusiva in Portogallo. Nello specifico, l’autoritĂ  locale di Geres, cittĂ  a nord della nazione, gli avrebbe chiesto di eliminare alcune parti della lussuosa dimora da 2,3 milioni di sterline.

Non c’è pace, dunque, intorno a Cristiano Ronaldo, che ancora una volta dovrĂ  modificare una delle sue abitazioni. Dopo essere stato costretto a togliere un gazebo sul tetto del suo attico di Lisbona, ha ricevuto nuovi avvisi per altri edifici illegali. Stavolta l’ex stella della Juventus dovrĂ  demolire il campo da tennis e l’annessa casetta della governante della vastissima villa affacciata sul fiume Cavado.

Il progetto architettonico ha superato l’area delimitata in cui il calciatore aveva ricevuto il permesso di costruire: “Ha costruito al di fuori dell’area consentita e anche se stiamo parlando di una cosa poco significativa, è comunque illegale“, ha spiegato il capo del consiglio locale, Manuel Tibo.

Una richiesta accettata da CR7 che avrebbe giĂ  firmato il permesso di demolizione a suo nome all’inizio del mese di settembre. Oggi perĂ² tutto è come prima e l’opera d’abbattimento dovrĂ  concludersi entro il prossimo marzo altrimenti il rischio è di guai peggiori come la confisca dell’intera casa.