Collina esce allo scoperto e ricorda un vecchio Inter-Juve: la frase sul VAR farà discutere

Pierluigi Collina ha espresso il suo parere sul VAR: il giudizio dell’ex arbitro internazionale che ricorda un vecchio Inter-Juventus.

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Pierluigi Collina, ex arbitro (LaPresse)

La nuova stagione è cominciata con tantissime polemiche riguardo alle scelte arbitrali. In particolare si è scatenato un vero e proprio caso nelle ultime settimane dove si sono moltiplicate le decisioni discutibili. Diverse squadre si sono duramente lamentate con l’operato dei direttori di gara, finiti sotto accusa principalmente per alcuni rigori sospetti.

Ai tempi del VAR è questa la grande discriminante delle partite considerando che ormai il fuorigioco è superato. Dopo questi episodi però alcuni protagonisti del calcio, addetti ai lavori e tifosi stanno cambia idea sulla tecnologia in campo.

Non Pierluigi Collina che, durante un’intervista concessa a Sportweek, settimanale della Gazzetta dello Sport, ha espresso un parere positivo a riguardo. Le sue dichiarazioni però stanno facendo discutere perché riportano alla luce una discussa vicenda di un vecchio Inter-Juve.

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Pierluigi Collina, la sua posizione sul VAR (LaPresse)

Tra i sostenitori del VAR c’è anche Pierluigi Collina, il miglior arbitro al mondo a ridosso del nuovo secolo: “Il mio giudizio è molto positivo. La tecnologia serve anche a ridurre la difformità di giudizio e sarà uno strumento sempre più utilizzato. In Italia sicuramente si può migliorare e l’obiettivo è uniformare il suo ricorso nelle stesse situazioni di gioco”.

Nel 1997 non c’era la tecnologia in campo ma l’ex fischietto italiano riuscì a correggere una decisione sbagliata del suo assistente in una sfida tra Inter e Juventus: “Il guardalinee aveva convalidato il gol all’Inter ma io ho dovuto annullarlo. Dalla mia posizione era chiaro che il tocco di testa verso Ganz (l’autore del gol) era stato di Zamorano e non di un difensore avversario. Per questo era fuorigioco anche se inizialmente non si capiva. Per questo ho voluto spiegare la mia decisione direttamente al capitano Bergomi e all’allenatore Hodgson che mi hanno rispettato”.