Mondiali, l’Italia deve giocarsi i playoff. Sacchi non perdona: “Sembriamo…”

Arrigo Sacchi non risparmia l’Italia dopo la forte delusione nelle qualificazioni ai Mondiali: il durissimo commento dell’ex ct azzurro.

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Arrigo Sacchi, ex tecnico di Milan e Nazionale (LaPresse)

L’Italia dovrà passare dai playoff per sperare nella qualificazione ai prossimi Mondiali. Uno scenario impensabile fino a pochi mesi fa quando gli azzurri festeggiavano lo storico successo agli Europei. Oggi però tutto si è capovolto e l’impresa di Wembley rischia di essere offuscata da questa forte delusione.

Nonostante quella vittoria stanno piovendo pesanti critiche sulla squadra di Mancini, colpevole di non aver superato un girone molto abbordabile perdendo il primato nelle ultime partite. Molti tifosi si sono scagliati contro la Nazionale, ma anche grandi personaggi del calcio come Arrigo Sacchi non hanno risparmiato nessuno.

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Italia, Sacchi si sfoga: il durissimo attacco agli azzurri

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Roberto Mancini, tecnico dell’Italia (Lapresse)

Dopo il tracollo dell‘Italia, completato contro l’Irlanda del Nord, sono arrivati giudizi molti negativi a riguardo. Tra i commenti più duri c’è sicuramente quello di Arrigo Sacchi, intervistato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. L’ex ct azzurro ha usato parole molto forti per condannare Roberto Mancini e i giocatori: “Sembriamo cotti e anche un po’ presuntuosi. Bisogna tenere i piedi per terra e non giocare allo scaricabarile”.

Una dichiarazione dai toni pesanti che farà sicuramente discutere e dividere l’opinione pubblica: “Tutto questo sminuisce il risultato degli Europei. Dobbiamo sfruttare i prossimi mesi per tornare in forma e solitamente diamo il massimo quando siamo sotto pressione”. 

Infine l’accusa ha coinvolto direttamente anche alcuni singoli: “Insigne è una pistola scarica e Mancini non ha attaccanti affidabili. Gli infortuni ci hanno condizionato, ma torniamo a fare calcio”. Un messaggio chiaro al tecnico, costretto a vincere le prossime due partite per evitare un clamoroso fallimento e prendersi la rivincita.