Vlahovic, rivelazione a sorpresa sul bomber: la storia mai raccontata prima

Rivelazione incredibile su Dusan Vlahovic, un uomo a due facce tra campo e fuori: le parole sull’attaccante della Fiorentina.

Dusan Vlahovic (LaPresse)
Dusan Vlahovic (LaPresse)

L’attaccante della Fiorentina è uno degli uomini più ambiti della prossima sessione di calciomercato. Il bomber serbo ha già siglato 13 gol in Serie A in 16 giornate e non ha alcuna intenzione di fermarsi. D’altronde, Dusan Vlahovic vuole lasciare un buon ricordo ai tifosi viola prima di andare in un club dalle grandissime ambizioni.

La società viola ha espresso più volte il proprio malcontento nei confronti dell’entourage del calciatore, che spingono con insistenza per una sua cessione. Ma Commisso ritiene che il cartellino sia ancora del club viola e non accetta nessun tipo di ricatto dagli agenti. Vlahovic continua a segnare in quella che potrebbe essere l’ultima stagione alla Fiorentina in attesa di conoscere il suo futuro. Nel frattempo, spunta un’incredibile rivelazione sul suo conto da parte di un ex compagno.

Leggi anche >>> Jonathan Ikoné, nuovo rinforzo per la Fiorentina: perché è utile al gioco di Italiano

Vlahovic, uomo a due facce: “Cattivo in campo, ragazzo d’oro fuori”

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic (LaPresse)

Il centravanti balcanico sarà protagonista sull’edizione di SportWeek della Gazzetta dello Sport che uscirà in edicola l’11 dicembre. Ma sarà un racconto diverso dal solito. Infatti, i suoi ex compagni di squadra della Primavera della Fiorentina hanno rilasciato dei commenti per delineare le caratteristiche di Dusan Vlahovic e svelare l’uomo che non conosciamo. Il serbo si manifesta come una persona a due facce. Dr Jekyll and Mr Hyde. Infatti, stando a quanto riportato dalla rosea, un suo ex compagno di spogliatoio ha dichiarato: “Fuori dal campo è un ragazzo d’oro. Ma dentro si trasforma: non ha paura, è cattivo e ha fame“.

Potenzialità confermate anche dal vecchio dirigente della società toscana Pantaleo Corvino che lo portò a Firenze quando aveva solo 17 anni: “E’ un predestinato – conferma l’ex ds – Sono sicuro che ce lo ricorderemo a fine carriera come uno dei migliori di sempre“.