Napoli-Barcellona, lo Spartak Mosca sfotte i partenopei: la frecciata social è virale – FOTO

L’urna di Nyon ha decretato che il Napoli di Spalletti sfiderà il Barcellona negli spareggi di Europa League. Lo Spartak Mosca, intanto, si prende gioco dei partenopei…

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Spartak Mosca-Napoli, un’azione del match giocato a novembre (Foto LaPresse)

Il Napoli, agli spareggi di Europa League, sfiderà il Barcellona. Un confronto che si disputerà in un doppio match di andata e ritorno. Le due sfide sono in programma il 17 e il 24 febbraio, l’andata si giocherà al Camp Nou e il ritorno allo Stadio Diego Armando Maradona. 

Dopo il sorteggio, però, lo Spartak Mosca ha ”punzecchiato” il Napoli con un post su Twitter. La compagine russa, ricordiamo, ha fatto parte dello stesso girone di Europa League dei partenopei e nel doppio confronto si sono imposti sia a Napoli che a Mosca. 

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Napoli-Barcellona, lo Spartak Mosca sfotte i partenopei: il post social

Spartak Mosca-Napoli (Foto LaPresse)

Il club russo, come detto, dopo il sorteggio degli spareggi ha pubblicato su Twitter una foto di Xavi mentre è intento a guardare un cellulare. La didascalia del post recita: “Xavi sta scrivendo a noi e all’Inter per avere un consiglio prima della partita contro il Napoli”.

Un modo per sottolineare, ancora una volta, come lo Spartak sia riuscito a battere i partenopei per due volte in questa stagione.

Perché lo Spartak Mosca ce l’ha con i partenopei?

Lo Spartak Mosca ha un conto in sospeso con il Napoli, anzi con il suo allenatore Luciano Spalletti. Il motivo? Il tecnico toscano, dopo la sconfitta per 2-1 a Mosca del 24 novembre scorso, non ha salutato al termine del match l’allenatore dei russi Rui Vitoria. Il gesto non piacque allo Spartak che cominciò a postare sui Social Network diversi contenuti di scherno nei confronti dell’allenatore del Napoli.

Nel post-partita lo stesso Spalletti ebbe modo di spiegare la ragione del gesto: “Non ho dato la mano a Rui Vitoria? Si, perché non è venuto a salutare all’inizio, si saluta all’inizio della partita. Lui dice che era venuto e io non c’ero ma ero a mettere gli scarpini, poteva venire un minuto dopo ed ero lì, a dieci metri. Il benvenuto si dà all’inizio, non dopo che hai vinto un match”.

Successivamente rincarò la dose parlando in questo modo dello Spartak: “Ho vissuto in Russia, c’è gente vera e seria, persone per bene. Ci sono società serie che sanno stare nel calcio europeo. E poi c’è lo Spartak, che decide di poter fare quello che gli pare ma è diverso dagli altri club russi. Le offese si fanno di persona, non attraverso i tweet. Se vuoi dire qualcosa a qualcuno vai e glielo dici in faccia”.