Gian Piero Gasperini è stato ospite da Fabio Caressa a “Sky Sport Club”: le nuove polemiche arbitrali del tecnico dell’Atalanta. 
Il giorno dopo la pesante sconfitta contro la Roma, Gian Piero Gasperini è tornato a parlare del discusso episodio del gol annullato all‘Atalanta. Un caso da moviola che ha fatto infuriare il tecnico bergamasco nel post-partita, dove si è sfogato duramente davanti alle telecamere riguardando le immagini del contatto tra Cristante e Palomino.
A distanza di poche dalle sue polemiche, Gasperini ha rinnovato le accuse e scagliato un nuovo attacco contro la classa arbitrale: “Oggi si sono sentite tante versioni. A noi Irrati ha detto che aveva segnato Palomino e quindi era in fuorigioco ma lui ha dato gol. Forse c’è stato un errore di comunicazione, ma se fosse stato un fuorigioco attivo sarebbe andato a rivederlo. Non c’è giustificazione a questo errore perché non può decidere il VAR se il fuorigioco è attivo o passivo”, ha tuonato a Sky Sport Club.
🎙 L’ allenatore della Dea è al Club
📺 alle 22:45 su Sky Sport 24 e Sky Sport Calcio
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Gasperini insiste: “C’era anche un rigore su Zapata”
Nessun passo indietro di Gasperini che ancora non si capacita delle decisioni di Irrati nella partita contro la Roma. Il tecnico dell’Atalanta mantiene ferma la sua posizione e approfondisce l’argomento intorno al tavolo di Fabio Caressa e i suoi ospiti.
Il suo intervento inevitabilmente è partito da quanto successo al Gewiss Stadium, dove il direttore di gara ha prima assegnato e poi cancellato il 2-2 della Dea: “Ci può stare anche l’errore, saremo stati sfortunati anche se è difficile sbagliare nell’era del VAR. In ogni caso basta ammettere di aver fatto un pasticcio altrimenti rimane sempre il dubbio di qualcosa”.
L’allenatore si lascia andare a insinuazioni, continuando a parlare in modo provocatorio: “Queste registrazioni tra loro sembrano segreti di Stato, dovrebbero farcele ascoltare così ci si può chiarire. Ieri c’era fallo su Djimsiti prima del gol della Roma e un rigore abbastanza netto su Zapata ma quello è una scelta di campo che devi accettare. L’episodio del secondo gol invece è ancora più pesante”.
