Joachim Low, ex C.T. della Germania, è afflitto da una particolare paura che gli fa avere degli effetti particolari durante le partite. 
Joachim Low, ex Commissario Tecnico della Germania, è noto a tutti per un altro tipo di abitudine: non c’entrano niente le sedute di allenamento. Nè le regole ferree prima di una gara importante, né tantomeno la competitività che l’uomo mette anche negli appuntamenti più insignificanti.
La tendenza è di natura emotiva: Low è un uomo che somatizza molto gli appuntamenti importanti. Prima, durante e dopo una gara il mister è teso. Una tensione che sfoga in modo ossessionante attraverso una consuetudine che ha del macabro. L’allenatore, infatti, tende a mettersi le dita nel naso e nelle parti intime come fosse una sequenza di gesti propiziatori.
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Joachim Low, la paura fa 90: cosa combina il tecnico durante le partite
La cosa non è passata inosservata, al punto che gli osservatori hanno cominciato a chiedersi perchè lo facesse: non c’entra niente con la scaramanzia. La sua è una questione di nervosismo. Lo ha spiegato non molto tempo fa ai media tedeschi: “Soffro molto quando sono in mezzo alla gente, vado in ansia. Panico vero e proprio. Questo è un modo – disse – per esorcizzare le mie paure”.
Dinamica che gli è costata anche la parodia della Gialappa’s Band durante Mai Dire Europei: la sua è quasi una danza. Solo che alle punte preferisce le falangi. Direttamente nel naso o altrove. Questione di gusti e atteggiamenti, ma dietro quello che per alcuni può sembrare strano c’è il mondo di altri. Fatto di luci, ombre, vizi e virtù. Occorre tenerlo a mente, il dito può essere usato in molti modi – come insegna Low – ma puntarlo è sempre sbagliato.
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