Wanda Nara è tornata dall’Argentina e deve già fronteggiare le prime preoccupazioni: a tenere banco la nuova linea di costumi. 
Wanda Nara è tornata dal soggiorno argentino: parentesi doverosa non solo per le feste di Natale, trascorse con Icardi – sembra essere definitivamente pace fatta – e i figli, ma anche per gli affari. Quelli non dormono mai, nemmeno in ferie: l’argentina che è manager lo sa, per questo è volata in Sudamerica.
L’obiettivo è espandere il proprio brand ovunque: intimo e accessori, per il momento. La linea di cosmetici sembra andare piuttosto bene, perciò con il suo team di esperti ha scelto di aggredire il mercato in maniera push&pull attraverso la tecnica espansiva a livello verticale. Creazioni a non finire, piazzate in ogni realtà possibile.
Wanda Nara, i costumi diventano un caso: il motivo
La crescita esponenziale ha già fatto infuriare qualche noto brand, Wanda Nara è accusata di plagio: i modelli dei costumi sarebbero copiati. La battaglia legale è in corso, ma le tensioni non sarebbero finite qui. A storcere il naso sono anche i consumatori: sui social si lamentano che i costumi di Wanda costino uno sproposito. “Tutti questi soldi solo per un nome”, si legge. Come se il problema fosse che Wanda Nara non abbia la giusta creatività, ma dietro questa operazione di discredito c’è ben altro.
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Il capo che costa di meno della collezione di Wanda si aggira sugli 8000 euro. L’inflazione è clamorosa: il rapporto qualità-prezzo non regge. Così come la pazienza dei sostenitori che continueranno a guardarla, ammirarla e anche invidiarla. Ma di comprare qualcosa, con queste premesse, non se ne parla.
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I commenti non lasciano dubbi: il futuro nella moda di Wanda Nara potrebbe finire prima ancora di cominciare. Almeno nelle vesti di produttrice. Servirà una campagna di comunicazione adeguata per riconquistare consenso perchè la serenità dei fan – almeno quella – non ha prezzo.
