Gasperini-Capozucca, amarcord in Atalanta-Cagliari: la cena che cambiò la storia

Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha mantenuto un ottimo rapporto con l’attuale direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca

Il direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca ha detto di avere due grandi rimpianti per quanto riguarda il mercato invernale. Si tratta del mancato arrivo in Sardegna dell’attaccante Scamacca del Sassuolo e del centrocampista Pobega. Ha chiarito che Nandez non è andato alla Juventus non per colpa della società, ma per la sua poca convinzione nell’accettare un trasferimento con la formula del prestito. La salvezza resta un obiettivo ora più raggiungibile, e la sfida contro l’Atalanta rappresenta un bel banco di prova. E’ anche l’occasione per ritrovare, da avversario, quel Gian Piero Gasperini con cui c’è un’amicizia di vecchia data.

Il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini ha mantenuto un ottimo rapporto con l'attuale direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca
Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini ha mantenuto un ottimo rapporto con l’attuale direttore sportivo del Cagliari Stefano Capozucca (Lapresse)

I due si stimano, e non è un segreto. Nel 2017, dopo la promozione dalla B firmata Rastelli, Capozucca tentò di convincere il presidente Giulini a chiamare Gasperini come nuovo allenatore. Ma in quel momento la gratitudine verso l’artefice della promozione ebbe la meglio.

Gasperini sarebbe andato ovunque, se Capozucca gli avesse presentato un’offerta. I due hanno lavorato insieme ai tempi del Genoa, e il loro rapporto è rimasto stretto. Anche se oggi si ritrovano solo come avversari. Come nemici amatissimi, verrebbe da dire citando una hit di Gianni Morandi fresco di podio al Festival di Sanremo.

Gasperini, la rivelazione dell’amico-nemico Capozucca

Gasperini, la rivelazione dell'amico-nemico Capozucca
Gasperini, la rivelazione dell’amico-nemico Capozucca (Lapresse)

E’ solo grazie alla diplomazia di Capozucca che Gasperini rientrò al Genoa nel 2010 dopo l’esonero. All’epoca Capozucca era il direttore sportivo del Livorno, ma aveva riallacciato i contatti con Preziosi e fatto da intermediario con il tecnico piemontese. L’operazione di ricucitura dei rapporti ha dato i frutti sperati.

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Aveva capito come e prima di tutti che Preziosi aveva bisogno di lui per salvare il Genoa. Aveva ragione. A fine stagione, Gasperini incontrò il presidente a casa sua ad Arenzano. C’era anche Capozucca, e in quel momento l’allenatore gli ricambia la cortesia. Fa pressione su Preziosi perché il dirigente torni a lavorare nel Genoa.

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Gasperini, diceva Capozucca, “è un professionista straordinario. Ha fatto la fortuna del Genoa e Preziosi grazie a lui ha incassato decine di milioni di euro. Venivano tutti a Marassi per vedere giocare il calcio più bello d’Italia. Avrebbe meritato una grande squadra, ma quando andò all’Inter trovò un campo minato”.

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