Sassuolo-Roma, la crisi giallorossa è di sistema: è davvero possibile cambiare con Mourinho?

Sassuolo-Roma, la sfida ha decretato la crisi giallorossa: il campionato è ancora lungo, ma la certezza è che c’è ancora molto da lavorare.

La Roma esce dal Mapei a pezzi. Il pareggio contro il Sassuolo arriva in extremis e forse un po’ estreme sono anche le motivazioni di questa situazione: inizialmente potevano essere dovute all’ambiente, successivamente potevano dipendere da qualche svista arbitrale (tanti gli episodi discussi in casa giallorossa), poi ci si sono messi anche gli infortuni.

Sassuolo-Roma crisi giallorossi
Sassuolo-Roma, crisi giallorossi (LaPresse)

La sfida del Mapei, però, lascia l’amaro in bocca perchè porta con sé tante incertezze: la prima è nel gioco. La Roma vive di folate per poi riprendersi in corsa, quando questo “risveglio” sul piano tattico non arriva la squadra arranca. In secundis la squadra giallorossa non riesce a gestire le energie nel corso dei 90 minuti, quando va in sofferenza ci mette troppo a ricaricare le batterie. Minuti che l’avversario sfrutta per incalzare e addirittura cercare la vittoria in rimonta.

Sassuolo-Roma, i giallorossi arrancano: gli aspetti della crisi

Roma caos
La Roma nel caos (LaPresse)

La squadra giallorossa vive di episodi e non ha una sua identità: esprime un buon gioco, ma sempre in maniera altalenante. I singoli danno un po’ di respiro, ma sul piano concettuale la Roma è ancora un cantiere aperto sopraffatta dalle proprie debolezze. Appena un attaccante (vedasi Abraham) si ritrova, qualcun altro cade nello sconforto: fra gli imputati di quest’ultimo turno di campionato Rui Patricio e Karlsdorp. Il problema, tuttavia, è più grave.

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La Roma non riesce a uscire dalle proprie paure: nel momento in cui cambia l’inerzia della partita e, per qualche minuto, non riesce a tenere il pallino del gioco, si lascia sorprendere e subisce fino a perire per poi riscattarsi in un moto d’orgoglio. Non ce l’ha fatta contro l’Inter in Coppa Italia, gli è riuscito contro il Sassuolo con il guizzo di Cristante.

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Troppo poco per chi vuole ambire all’Europa che conta. Mourinho ha chiesto tempo e pensa già alla prossima stagione: cosa cambiare e cosa no. C’è ancora un campionato da finire, però, e se a cambiare sono le prospettive anche il progetto rischia di venire meno. Lo Special One ha assicurato che resterà a Roma tre anni, ma tra il dire e il fare ci sono di mezzo i risultati.