José Mourinho è sempre più sotto pressione visti i risultati della Roma. La decisione dello Special One che ha sorpreso i tifosi
José Mourinho conosce la pressione. Ha saputo fronteggiarla negli anni migliori della sua carriera, trasformandola in un elemento a favore. Rendendola un’alleata, ad esempio, nella stagione del Triplete all’Inter. Oggi, però, quella magia non riesce a ripetersi con la Roma. 
Il tecnico giallorosso si fa notare per i gesti eclatanti contro gli arbitri, come il segno del telefono verso l’arbitro Pairetto durante Roma-Verona. Un possibile riferimento al padre del direttore di gara, coinvolto nell’inchiesta Calciopoli.
Ma la proposta di gioco della squadra ancora non è all’altezza del suo passato e del suo blasone. Al di là dei limiti individuali, che lo Special One peraltro ha anche più volte pubblicamente sottolineato, la Roma sembra vivere di ispirazioni singole e fragilità collettive irrisolte.
Roma, la scelta di José Mourinho
Dopo le partite, Mourinho trova rifugio in una casa da circa 400 metri quadrati al quartiere Parioli. Si è spostato in una delle zone simbolo della Capitale, dopo aver vissuto in albergo nei primi mesi della sua permanenza romana.
Nonostante la distanza di circa 30 chilometri dal centro sportivo di Trigoria, dove si allena la squadra, Mourinho ha scelto di vivere Roma. E di farlo nella casa di un giocatore che ha vissuto momenti storici per sé e per i giallorossi.
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E’ infatti la casa dell’ex centrocampista Alberto Aquiliani. Secondo quanto riportato da ”La Repubblica” i due avrebbero stilato un contratto d’affitto di tre anni, come la durata dell’accordo tra il tecnico e la Roma.
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Dunque, questa la decisione del tecnico portoghese che ha scartato l’ipotesi relativa a Palazzo Taverna, tra Castel Sant’Angelo e Piazza Navona, che in autunno aveva visitato più volte.
