Szczesny non vuole giocare! Il portiere della Juve è una furia

Il portiere della Juventus Szczesny commuove i tifosi. Il suo messaggio fa il giro del mondo alla vigilia della sfida contro l’Empoli

Se giocherà in casa dell’Empoli, il portiere polacco Wojciech Szczesny raggiungerà le 200 presenze in Serie A. Dal suo arrivo in Italia, il polacco ha disputato 72 partite in campionato con la maglia della Roma nel corso di due stagioni e altre 127 alla Juventus.

Szczesny, la confessione che sorprende i tifosi: "Non posso..."
Szczesny, la confessione che sorprende i tifosi: “Non posso…” (Lapresse)

E’ un punto fermo della squadra di Allegri, imbattuta da 12 partite di Serie A. I bianconeri hanno così eguagliato la miglior striscia della scorsa stagione sotto Andrea Pirlo, e a due gare di distanza dalle 14 consecutive con Sarri nel 2019/20.

In questa stagione, la Juventus è la seconda squadra che ha subito meno tiri in campionato dopo il Torino. Merito anche dei difensori che proteggono il portiere Szczesny.

Il messaggio social di Szczesny

Il messaggio social di Szczesny
Il messaggio social di Szczesny (Lapresse)

Ma il pensiero del portiere polacco in questi giorni non va tanto all’Empoli. Sua moglie infatti è ucraina, e l’ha scritto in un lungo e commovente post su Instagram in cui ha difeso la scelta della Polonia di non giocare il playoff per i Mondiali contro la Russia.

“Mio figlio ha sangue ucraino, parte della mia famiglia è ancora lì – ha scritto -. Quando ha invaso l’Ucraina, Putin ha dichiarato guerra anche a tutti i valori che l’Europa rappresenta: libertà, indipendenza, pace”.

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Szczesny è anche il portiere titolare della nazionale che avrebbe dovuto affrontare la Russia nello spareggio di qualificazione per i Mondiali del 2022. Ma il presidente della Federazione ha annunciato di aver deciso, insieme ai calciatori, che la Polonia non scenderà in campo il 26 marzo, nemmeno in campo neutro.

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Il portiere ha appoggiato la decisione. “La mia coscienza non mi avrebbe permesso di giocare – ha scritto -. Mi rifiuto di giocare contro calciatori che rappresentano i valori della Russia. Non vestirò i colori del mio Paese mentre ascolto l’inno nazionale russo. Mi rifiuto di prendere parte a un evento che legittima le azioni del governo russo”.