Eriksen racconta il suo dramma: la frase sul Paradiso è angosciante

Christian Eriksen ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni ufficiali del Brentford. Il centrocampista danese è tornato su quanto successo lo scorso giugno durante il match contro la Finlandia ad EURO 2020

Sabato scorso, nel match tra Brentford e Newcastle, Christian Eriksen è tornato finalmente in campo. Il centrocampista danese ha sostituito al 52′ il connazionale Mathias Jensen, disputando circa 40 minuti di gioco.

Eriksen
Eriksen, centrocampista danese (Foto ANSA)

Una liberazione per l’ex Inter che grazie alla normativa della Premier League è potuto tornare a praticare sport agonisticamente dopo l’arresto cardiaco subito ad EURO 2020. In Italia, infatti, non è possibile per un atleta praticare attività agonistica con un dispositivo ICD, ossia un defibrillatore cardioverter impiantabile sottopelle.

Così la decisione di rescindere con l’Inter e di tornare in Inghilterra, accettando la corte del Brentford, club di Londra che ha dato fiducia al centrocampista danese.

Eriksen torna sul malore: “Ricordo tutto, tranne quando ero…”

Il momento in cui Eriksen ha subito un arresto cardiaco durante Danimarca-Finlandia ad EURO 2020 (Foto LaPresse)

Eriksen, come detto, si è concesso in un’intervista ai microfoni ufficiali del Brentford. Queste, nello specifico, le sue parole relative ai suoi primi ricordi dopo il malore: “Nel momento in cui mi sono risvegliato ho sentito che i medici premevano su di me, poi ho sentito voci deboli di alcuni dottori. Stavo pensando che non potevo essere io quello sdraiato, ero in buona salute. La prima cosa che ho pensato è stata quella di essermi rotto la schiena, una cosa del genere”. 

Il danese ha poi ammesso: “Ricordo abbastanza bene tutto, tranne quei minuti in cui ero in Paradiso. Quando mi sono svegliato dalla rianimazione, è stato come svegliarmi da un sogno, ero lontano. Di solito, ricordi pezzi di un sogno, ma io di quei pochi minuti non ricordo nulla”.

L’ex calciatore dell’Inter ha poi rivelato di aver rivisto la scena (in cui crolla in campo) qualche giorno dopo: “Ho rivisto quello che mi è successo, la prima volta ero ancora in ospedale. Mi ha dato un po’ fastidio, non c’erano segni che ciò sarebbe accaduto, quindi perché è accaduto? È stata una cosa molto strana da metabolizzare”.