Norwich City-Brentford: Williams ed Eriksen, il siparietto emoziona: cosa è successo

Norwich City-Brentford, Williams ed Eriksen protagonisti in campo: un fallo tattico diventa l’episodio più emozionante del match, il motivo.

Norwich City-Brentford, una partita come tante che emoziona per i dettagli. Stavolta a farla da padrone non sono le azioni da gol, ma quello che succede intorno. Una volta tanto non imperano tattiche e schemi, ma solo suggestioni: il clou succede in mezzo al campo, quando la partita sembra scorrere via senza particolari patemi. Eriksen e Williams entrano a contatto: fallo tattico, l’ex Inter caracolla sull’avversario dopo un’azione piuttosto accesa. Ne nasce un parapiglia momentaneo, come quelli che solitamente si vedono in partita.

Eriksen fallo
Eriksen al centro di un episodio di gioco (ANSA)

In Premier League nessuno mette indietro la gamba, forse è giusto così: il prodotto sono incontri più accesi sul piano agonistico che, spesso, danno adito ad azioni convulse. Tornando al campo, i due non accennano ad abbassare i toni. Tutto avviene nel giro di un attimo, quando Williams – ritrovatosi per terra – mette le mani al collo di Eriksen in preda alla stizza.

Norwich City-Brendfort: Williams ed Eriksen, il contrasto che fa commuovere

Eriksen contrasto
L’ex Inter protagonista contro il Norwich (LaPresse)

Non appena si rende conto che si tratta dell’ex nerazzurro frena i bollenti spiriti e il proposito rissoso si trasforma in un abbraccio chiarificatore. Tutto è bene quel che finisce bene: in tal caso ha giocato molto il fatto che l’ex Tottenham abbia problemi cardiaci e il diretto avversario ha preferito evitare. Chiamatelo buon senso, civiltà o legge non scritta che tutti dovrebbero conoscere.

Convenzioni a parte, vedere simili scene dovrebbe essere la consuetudine in un calcio sano, senza velleità particolarmente accese e privo di nervosismi. La competitività, quando è sana, può solo aiutare. La speranza è che Eriksen e Williams abbiano aperto la strada ad un nuovo corso: nessuno pretende un abbraccio dopo ogni fallo tattico, ma nemmeno tutta l’acredine vista in questi anni.