Fabio Capello ha parlato del Milan nella corsa Scudetto e ha svelato quello che, secondo lui, è il grande difetto di Rafael Leao
Una carriera da vincente come allenatore, un presente da opinionista. Fabio Capello è tornato a parlare della corsa Scudetto, con un focus particolare sul Milan di Stefano Pioli vincente a Napoli nel big match di domenica scorsa valido per la 28a giornata. 
I rossoneri sono riusciti a strappare una vittoria pesantissima di misura grazie al gol nella ripresa di Olivier Giroud. L’attaccante francese ha ormai definitivamente spazzato via la maledizione della maglia numero 9, diventando l’attaccante delle reti pesanti.
Dopo la doppietta nel derby è appunto arrivata anche la marcatura al Maradona che ha permesso al Milan di pareggiare il risultato negli scontri diretti con i partenopei e di riportarsi momentaneamente al primo posto con 2 punti di vantaggio sull’Inter.
Capello, l’elogio al Milan e la confessione su Leao
Proprio il successo contro il Napoli ha spinto Fabio Capello a complimentarsi con i rossoneri nell’intervista rilasciata questa mattina ai colleghi della Gazzetta dello Sport. Il primo elogio è arrivato nei confronti di Stefano Pioli, ritenuto il maggior artefice dello splendido lavoro fatto dalla squadra dalla scorsa stagione ad oggi.
“Ci sono gli avversari che vanno studiati e il Milan sa studiare i suoi avversari grazie al proprio allenatore. Pioli sta facendo un grande lavoro anche difensivo nonostante l’assenza di Kjaer. E’ una squadra che ha saputo rinforzarsi, è una squadra completa e fantasiosa”, ha dichiarato Capello.
L’ex tecnico ha poi aggiunto: “Per me l’Inter resta la favorita, ma i rossoneri hanno sempre giocato bene contro le altre big ed è una squadra molto divertente. I risultati magari sono più altalenanti perché ha tanti giovani, ma Pioli studia benissimo le partite”.
Infine un commento su uno dei trascinatori assoluti della squadra in questa stagione, Rafael Leao: “E’ davvero un grande giocatore, molto divertente e a volte vale da solo il costo del biglietto. Il suo difetto? Sta diventando un po’ più egoista, sente più l’ansia di fare gol”.
