Ariedo Braida (La Presse)
Donnarumma continua ad essere uno degli argomenti principali del mondo Milan. A parlarne questa volta è uno dei più grandi ex dirigenti rossonero allo Sheraton Milan San Siro a margine della presentazione del libro “Milanello – La Casa del Diavolo”.
A nove giornate dalla fine del campionato, la lotta scudetto è aperta più che mai. Dopo 29 giornate, la classifica di Serie A recita così: Milan 63, Napoli 60, Inter 59 e Juventus 56. Quattro squadre in sette punti e una serie di variabili che potrebbero condizionare il cammino di ognuno di loro.
Al momento, a comandare c’è il Milan di Stefano Pioli che, dopo un momento delicato, è riuscito a scalare la classifica e a riconquistare il primo posto come ad inizio stagione. D’altronde, i rossoneri solo gli unici ad aver quasi sempre vinto contro le grandi nel big match di turno. Una dimostrazione di forza che le ha permesso di conquistarsi, per il momento, il primato in classifica.
A parlare proprio della lotta scudetto e della squadra di Pioli c’ha pensato Ariedo Braida, ex dirigente rossonero che allo Sheraton Milan San Siro, a margine della presentazione del libro “Milanello – La Casa del Diavolo”, ha detto: “Già due mesi fa in un’intervista dissi che il Milan avrebbe vinto lo scudetto. Il mio cuore è rossonero e spero che lo riesca a vincere“.
Per essere al primo posto in classifica, in un campionato così combattuto, vuol dire che questa squadra dei meriti ce li ha. Dal canto suo, Braida ha provato ad analizzarli: “E’ una squadra unita, compatta e si sente che all’interno di loro c’è uno stato di appartenenza che è la carta vincente di questo Milan“.
Ad un ex grande dirigente rossonero, non si poteva non chiedere un parere su Donnarumma: “C’è un proverbio che dice: ‘Grazie dei consigli, so sbagliare da me’. E’ forse il numero uno al mondo, un grande portiere e avrà sicuramente un grande futuro“.
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