Guardiola, il fuoriclasse ha detto no! Il motivo del rifiuto inaspettato

Il campione ha detto no a Josep Guardiola: il racconto ed il motivo del clamoroso gesto, un rifiuto che ha segnato la carriera del catalano. 

Josep Guardiola è tra i migliori allenatori in circolazione. Da anni il suo calcio e la sua gestione delle squadre sono diventati un modello d’ispirazione per le nuove generazioni dei tecnici.

Pep Guardiola
Pep Guardiola, allenatore del Manchester City (ANSA)

La sua carriera ha preso incredibilmente il volo grazie all’esperienza sulla panchina del Barcellona, con il quale ha vinto e convinto. Grazie al Tiki-Taka ha rivoluzionato il modo di giocare a pallone e ha consentito al club blaugrana di restare al vertice per diversi anni. Poi i grandi successi anche al Bayern Monaco e al Manchester City, con l’unica pecca di non esser riuscito a replicare la conquista della Champions League come avvenuto al Barca assieme a Messi.

Della sua lunga carriera, da calciatore e da allenatore, ne ha di episodi da raccontare. Ma in particolare, Guardiola ha confessato una volta di aver subito un rifiuto tremendo, che mai si sarebbe aspettato.

Guardiola e quel rifiuto indimenticabile

Guardiola e quel rifiuto dell'ex Juve indimenticabile
Guardiola e quel rifiuto dell’ex Juve indimenticabile (ANSA)

Nella sua carriera da giocatore, Pep Guardiola ha disputato alcuni anni anche in Italia con la maglia di Roma e Brescia. Certamente, ha lasciato il segno con la maglia blaugrana e il caso ha voluto che sia riuscito a scrivere la storia anche sulla panchina del club catalano.

Ma prima di diventare un professionista, Pep giocava nella cantera del Barcellona e in qualche circostanza ha fatto anche il raccattapalle. Memorabile fu quella volta al Camp Nou, quando incontrò uno dei suoi idoli d’infanzia.

Si trattava di Michel Platini, ex fuoriclasse della Juventus e solo di recente presidente UEFA. Ma in quella partita tra i bianconeri e il Barcellona, Guardiola provò ad avvicinarsi a Le Roi per chiedere un autografo. Mai si sarebbe aspettato però un rifiuto dal calciatore francese. Infatti, Pep non riuscì a strappare la firma del suo idolo. Ma diventando allenatore, si è tolto una soddisfazione: Platini lo adora.