Renato Zero come Venditti: il “capolavoro” per la sua Roma

Renato Zero prende spunto da Antonello Venditti: il cantautore romano riparte da uno dei luoghi simbolo del tifo romanista.

“Se non scendete lo spettacolo non proseguisce”. Quando si parla di Circo Massimo, i tifosi romanisti corrono indietro con la clessidra dei ricordi e la prima immagine è quella di Franco Sensi che, in maniera leggermente dialettale e tutt’altro che grammaticalmente accettata, invita i tifosi a scendere dalle altezze del Circo Massimo per non cadere e rovinare una festa.

Renato Zero Roma
Renato Zero, concerto “alla Venditti” (ANSA)

Anzi, la festa: quella dello Scudetto 2001 vinto dalla Roma il 17 Giugno. C’era un milione di persone – questo il numero riportato dalla Questura allora – a sentire Venditti: fece tutto il repertorio. Un concerto evento con “Grazie Roma” e “Roma Roma” incluse. I capisaldi per poi passare al resto, tra cui un’altra canzone dedicata ai giallorossi: “Che c’è”. “Sognavo questa Roma e Roma c’è”, canta ancora oggi Venditti.

Renato Zero sulla scia di Venditti: esibizione evento per la sua Roma

Circo Massimo Renato Zero
Il celebre cantautore torna ad esibirsi a Roma (ANSA)

Antonello, a distanza di anni, suona con De Gregori. Presto un tour di concerti insieme: dal 2001 la Roma uno Scudetto non l’ha più vinto, ma al Circo Massimo ci ha suonato chiunque. Gli ultimi – non in ordine di importanza – sono stati i TheGiornalisti. Quella data segnò l’ultimo concerto come gruppo, poi Tommaso Paradiso decise di proseguire la sua carriera da solista. Ora tocca a qualcun altro.

Non si scioglie, essendo già solista, ma scioglie dall’emozione: Renato Zero festeggia i 55 anni di carriera con 4 concerti evento. La Capitale lo attende: tanta romanità, tanto romanismo e altrettanta attesa. I biglietti saranno in vendita dalle 11 di Lunedì 11 Aprile. Mancherà qualcuno, l’ultima volta che Zero si è esibito live nella Capitale c’era Gigi Proietti. Il mattatore guarderà da un posto d’onore, le stelle a brillare saranno tante nella speranza di un’altra notte di Giugno da consegnare alla storia. Quella della musica, intanto, ritrova uno dei suoi capisaldi.