José Mourinho, allenatore Roma (LaPresse)
Roma, la sfida di Conference League contro il Bodo Glimt per la semifinale: una partita che vale la stagione tra paure e possibilità.
Roma, dentro o fuori. I giallorossi si preparano all’appuntamento con il destino: non a caso per un posto in Conference di fronte c’è il Bodo Glimt. La semifinale passa da una rivincita, quella che potrebbe avere la Roma contro chi gli ha inferto 6 gol: un’occasione unica che potrebbe scacciar via i fantasmi del passato.
La squadra di Mourinho ha preso altre goleade nella sua storia. Contro Manchester, Bayern Monaco e Fiorentina quelle più eclatanti, ma non sempre ha avuto la possibilità di rendere pan per focaccia.
Stavolta ce l’ha, motivo in più per dire che il filo diretto con il passato non esiste: i giallorossi si trovano davanti alle proprie paure (prendere gol più del dovuto) e possono scacciarle. Questo è il vero obiettivo dello Special One che il primo anno a Roma ha chiesto una mentalità diversa, può arrivare con questa gara.
In 90 minuti la certezza di essere usciti dal tunnel e saper portare a termine un match senza rimpianti e soprattutto senza l’ansia di cadere in un vortice concentrico di rimpianti e propositi.
Dallo scontro con il Bodo passa il presente e l’avvenire giallorosso, se riusciranno a passare il turno gli uomini di Mourinho sapranno di aver inaugurato un altro corso: quello dove basta essere sé stessi per uscirne vincenti. O quantomeno migliori. Che sarebbe comunque meglio delle ultime stagioni dove a regnare, spesso, sono stati i rimpianti.
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