Caso Portanova, spuntano nuovi dettagli: l’angosciante testimonianza

Spuntano nuovi dettagli inerenti all’accusa di violenza sessuale ai danni del centrocampista del Genoa Manolo Portanova

Il centrocampista del Genoa, Manolo Portanova, è stato accusato, ormai quasi un anno fa, di abusi sessuali di gruppo nei confronti di una ragazza. Il classe 2000 è stato anche agli arresti domiciliari per un mese ed, oltre a lui, sono indagati anche suo fratello (all’epoca minorenne), suo cugino e un amico.

Caso Portanova
Manolo Portanova, centrocampista del Genoa (Foto LaPresse)

Portanova è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliare lo scorso 10 giugno 2021 e i fatti denunciati dalla presunta vittima sarebbero accaduti alcuni giorni prima in un appartamento di Siena, precisamente il 30 maggio. 

Il 28 marzo scorso, invece, il calciatore rossoblù è stato rinviato a giudizio dal Procuratore della Repubblica facente funzioni del Tribunale di Siena, Nicola Marini. Negli ultimi giorni, Il Secolo XIX, ha diffuso alcuni stralci e rivelazioni processuali.

La testimonianza della ragazza è decisamente angosciante: “A un certo punto ho sentito la presenza di altre persone che ridevano in camera da letto. Mi sono alzata con la scusa di prendere una bottiglia d’acqua e ho acceso la luce. Davanti a me c’erano tre uomini nudi”. 

Caso Portanova, la testimonianza e la difesa degli avvocati

Manolo Portanova, centrocampista del Genoa (Foto LaPresse)

L’accusa è piuttosto pesante, negli atti si parla di “violenze sessuali, percosse, sputi, insulti, accanimento animalesco sul suo corpo concepito come un oggetto”. La ventiduenne, sempre secondo quanto pubblicato da Il Secolo XIX, ha sottolineato: “Ho detto che non volevo ma non si sono fermati. Ero esausta, chiedevo di andarmene, di chiamare la mia amica ma nessuno la cercava”. 

Il reato, qualora dovesse essere confermato, è punibile con la reclusione dagli 8 ai 14 anni. Ricordiamo, inoltre, che la ragazza dopo essere andata via dall’appartamento si era precipitata al pronto soccorso, dove una visita medica aveva confermato la presenza di colpi e ferite nelle parti intime.

Il legale di Portanova precisa: “La ragazza era consensuale”

Il legale del calciatore difende il suo assistito e spiega: “Con ogni probabilità chiederemo di aver accesso al rito abbreviato. Si tratta di una scelta obbligata per evitare che tutte le parti rivivano una vicenda che ha portato a sofferenze. Abbiamo svolto indagini e secondo noi emerge che il rapporto è stato consensuale”. 

A sua volta l’avvocato della ragazza rigetta le parole del legale di Portanova e attacca: “È stato un atto di violenza molto grave e immotivato. C’era il consenso a un rapporto sessuale con il calciatore, non con gli altri ragazzi. Vogliamo solo giustizia per quanto accaduto quella notte”.