Sassuolo-Juve, Allegri lascia il campo e svela il motivo della sfuriata

Massimiliano Allegri ha spiegato perché ha lasciato il campo prima della fine di Sassuolo-Juve: il motivo della sua sfuriata è curioso.

La 34.a giornata di Serie A si è chiusa col successo della Juventus contro il Sassuolo. Una vittoria di forza dei bianconeri che, sotto nel punteggio, sono riusciti a ribaltare il risultato prima col pareggio di Dybala e nel finale col gol decisivo di Kean. 

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Massimiliano Allegri, tecnico della Juve (LaPresse)

Nonostante non abbia brillato, come la maggior parte della stagione, la squadra di Allegri ha portato a casa tre punti fondamentali per la classifica. Dopo il pareggio deludente col Bologna, la Juventus è tornata a prendere l’intera posta in campionato.

Il 2-1 inflitto al Sassuolo avvicina ulteriormente la qualificazione alla prossima Champions League, ormai diventata soltanto una formalità. A quattro giornate dalla fine i bianconeri hanno otto punti di vantaggio sulla Roma e una rimonta appare alquanto improbabile. Oggi addirittura si può puntare anche al terzo posto, visto la sola lunghezza distanza dal Napoli.

Sassuolo-Juve, Allegri: “Perché mi sono arrabbiato…”

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Massimiliano Allegri, il motivo della sfuriata col Sassuolo (LaPresse)

C’è grande soddisfazione in casa Juve per il successo ottenuto col Sassuolo ma ha lasciato sorpresi la reazione di Allegri nel finale di partita. A pochi minuti dal triplice fischio il tecnico bianconero ha abbandonato il campo molto arrabbiato senza seguire gli ultimi istanti di match.

Un gesto sorprendente che non è passato inosservato ai presenti, compreso l’inviato di DAZN appostato molto vicino alla scena. Per questo nell’intervista post-partita ha chiesto delucidazioni al diretto interessato per il suo inaspettato comportamento.

L’allenatore toscano è stato subito interrogato sulla questione, svelando senza problemi il motivo della sua sfuriata: “Mancavano pochi secondi e non dovevamo restare sopra la linea della palla. Sono momenti decisivi in cui bisogna rincorrere l’avversario e farà un ultimo sforzo per difendere il risultato”.