Camavinga e il dramma della guerra: la frase che ha commosso tutti

Camavinga è una delle sorprese di quest’anno del Real Madrid: a 19 anni studia con i campioni, e come Modric conosce il dramma della guerra.

Quando lo scorso agosto il Real Madrid ha ultimato l’acquisto di Eduardo Camavinga dal Rennes tutti erano curiosi. Ad alcuni, i 31 milioni di euro spesi sembravano troppi. Ma il classe 2002 era già il più giovane esordiente e marcatore nella Francia dai tempi del dopoguerra, e al primo anno in Spagna non ha deluso le attese. Anzi, Ancelotti ha tenuto Camavinga pienamente in considerazione nelle rotazioni.

Camavinga e il dramma della guerra: la frase che ha commosso tutti
Camavinga e il dramma della guerra: la frase che ha commosso tutti (LaPresse

Merito del ragazzo, che ha un talento cristallino e apprende alla velocità della luce. Ne sa qualcosa l’Inter, che nella prima partita del girone di Champions League ha subito gol dopo l’assist del francese per Rodrygo. Insieme al brasiliano, Camavinga è una delle armi dalla panchina in grado di spaccare la partita. Gioca con i campioni a centrocampo, e da loro impara anche a tirare fuori la sua straordinaria personalità nelle giocate. Una caratteristica speciale, che secondo lo stesso Camavinga è sbocciata dopo alcune durissime vicende familiari.

Camavinga, dalla guerra al Real passando per le difficoltà in Francia

Camavinga, dalla guerra al Real passando per le difficoltà in Francia
Camavinga, dalla guerra al Real passando per le difficoltà in Francia (Ansa)

Il centrocampista è infatti nato nel 2002 in Angola, precisamente a Cabinda, una provincia che si trova tra la Repubblica del Congo e la Repubblica Democratica del Congo, prima chiamata Zaire. Dopo la morte del dittatore dello Zaire, Mobutu, scoppiò infatti la Seconda guerra del Congo, che in cinque anni arrivò a coinvolgere otto nazioni e a causare più di cinque milioni di morti.

I genitori di Camavinga riuscirono tuttavia a scappare, ed il piccolo Eduardo nacque in campo profughi. Nonostante due anni dopo si sarebbe trasferito in Francia, Camavinga ha vissuto il dramma in famiglia, e non dimentica: Dover scappare dalla guerra mi ha reso più forte, ha detto nel giorno della presentazione al Real Madrid. Una vicenda dunque simile a quella di Luka Modric, cresciuto in fuga dalla guerra nei Balcani, iniziando a palleggiare a Zara, mentre attorno a lui cadevano bombe.

Quando sei un predestinato, però, riesci a superare le difficoltà. E quelle di Camavinga, certamente, non sono finite con l’arrivo in Francia, a nord-est di Rennes, la sua squadra prima delle merengues. A segnare la vita nei primi anni in Bretagna fu un nuovo dramma, un incendio in casa, in seguito al quale la sua famiglia perse tutto. Ma già allora, il pallone era suo fedele compagno, e il padre fu tra i primi a capirlo, dicendogli che sarebbe diventato un grande calciatore e avrebbe ricostruito la casa. E Camavinga ce l’ha fatta: gioca in uno dei migliori club del mondo, ha appena vinto la Liga. Oggi giocherà – partendo probabilmente dalla panchina – la semifinale di ritorno contro il Manchester City, sognando di incidere verso la finale, che si giocherà nella sua Francia.