Serie A, le grandi neopromosse: chi ha fatto meglio negli ultimi 10 anni

Dopo i risultati in Serie B, abbiamo studiato il rendimento delle neopromosse in Serie A negli ultimi 10 anni, ricordandone le migliori.

In una drammatica ultima giornata, la Serie B 2021-22 ha emesso i suoi primi verdetti d’alta classifica. Il Lecce ha vinto il campionato, seguito dalla Cremonese che fino a poco prima del fischio finale era al terzo posto. Al minuto 85′ però, da Perugia è arrivato il gol decisivo dei padroni di casa contro il Monza, cambiando le carte in tavola. I lombardi hanno perso il secondo posto e sono stati addirittura scavalcati dal Pisa. Sia il club di Silvio Berlusconi che i nerazzurri dovranno affrontare i play-off.

Serie A, le migliori neopromosse: chi ha fatto meglio negli ultimi 10 anni
Serie A, le migliori neopromosse: chi ha fatto meglio negli ultimi 10 anni (LaPresse)

Festeggiano, invece, Lecce e Cremonese, che ritrovano la massima serie dopo una grandiosa stagione. I pugliesi giocheranno la Serie A dopo soli due anni di assenza: l’ultima volta, infatti, retrocedettero dopo la pausa per la pandemia nel 2019-20. La Cremonese, dal canto suo, non andava oltre la Serie B dall’annata 1995-96.

Proprio i grigiorossi sono sotto la lente d’ingrandimento, perché giunti tra le prime due ribaltando le aspettative. La dirigenza però ha avuto successo, costruendo una rosa composta da moltissimi giocatori italiani, giovani e talentuosi. Su tutti, ovviamente, spiccano il portiere Marco Carnesecchi e Nicolò Fagioli. Questi ultimi, come tanti dei loro compagni, sono giunti a Cremona in prestito, dunque potrebbero cambiare casacca nella prossima stagione.

Noi di CalcioToday.it, tuttavia, ci siamo divertiti con un’analisi che attraversa presente e futuro. Tenendo conto degli ultimi 10 anni, abbiamo osservato come è andata la stagione in Serie A di tutte le squadre neopromosse dal campionato cadetto.

Le migliori neopromesse in Serie A degli ultimi 10 anni

Le migliori neopromesse in Serie A degli ultimi 10 anni
Le migliori neopromesse in Serie A degli ultimi 10 anni

Dall’annata 2012-13, sono innanzitutto 20 le squadre differenti arrivate in A. Alcune di queste, come Sassuolo e Torino, sono rimaste stabilmente sui loro livelli. Altre, invece, dopo la promozione hanno dovuto fare i conti con un organico completamente rivisto, che ha ne ha distrutto le ambizioni. Altre ancora hanno fallito nella missione salvezza, ma hanno lasciato un segno nel calcio italiano, grazie ad un allenatore in particolare o a qualche giocatore affermatosi in seguito.

Tracciando una classifica che raccogliesse tutte le ultime 30 compagini neopromosse dalla Serie B, i dati emersi sono interessanti. In questa ipotetica graduatoria svetta in particolare una società: l’Hellas Verona. Il club veneto, infatti, detiene le due migliori performance per un team appena arrivato in Serie A nell’ultimo decennio. Tantissimi fan ricordano la bellissima cavalcata del Verona di Andrea Mandorlini, che nella stagione 2013-14 fu in grado di totalizzare ben 54 punti, chiudendo al 10° posto. Merito di un grande gruppo, in cui a distinguersi furono soprattutto Luca Toni (con 20 gol), il giovane Jorginho ed il terzino Romulo.

La versione “alternativa” del Verona è però quella recentissima guidata da Ivan Juric. Un allenatore che aveva mosso i primi passi nel Genoa, che è maturato portando l’Hellas in Serie A, e che ha stupito tutti nel 2019-20, totalizzando 49 punti. Il pressing, l’intensità fisica e le giocate palla a terra hanno conquistato gli spettatori. Juric ora è al Torino, eppure a Verona ha cambiato la mentalità dell’ambiente: Igor Tudor ha raccolto il testimone e ne sta ancora raccogliendo i frutti. Gli stessi punti, 49, li ha raccolti anche un’altra bellissima realtà, il Palermo. Parliamo della rosa 2014-15, allenata da Beppe Iachini. Nei rosanero si rivelò al mondo il talento di Paulo Dybala, che costituiva una coppia incredibile insieme a Franco Vasquez.

Riavvicinandoci ad oggi, un altro grande risultato è quello che ha raggiunto lo Spezia di Vincenzo Italiano. Assolutamente contro pronostico, i liguri hanno agguantato la salvezza nella scorsa stagione, con il sesto miglior punteggio degli ultimi anni, 39 punti. Sui 38, si assesta invece l’Empoli di Aurelio Andreazzoli (2018-19) in cui sbocciarono Hamed Traoré e Francesco Caputo, in grado di segnare 16 gol. Quella dei toscani rappresenta forse la pagina più beffarda del calcio nostrano negli ultimi anni. La quota infatti, non bastò per salvarsi, sfumato per una differenza reti negativa nei confronti del Genoa. Quest’anno, però, è arrivata la dolce rivincita, perché Andreazzoli è già salvo, ed ha ancora tempo per migliorare il bottino di 37 punti.

Vale la pena però ricordare anche la celebre impresa del Crotone, risalente a cinque stagioni fa. La salvezza conquistata da Davide Nicola e i suoi ha dell’incredibile non solo per la rimonta nelle ultime giornate, ma anche per il verdetto finale. Con 34 punti, si tratta della “soglia salvezza” più bassa degli ultimi due lustri. Curiosamente, il tecnico 49enne sta cercando di ripetere un’opera estremamente simile. La sua Salernitana, a tre giornate dalla fine, è momentaneamente al quartultimo posto con 29 punti.

Infine, vanno menzionate due tra le peggiori prestazioni per le nuove arrivate, materializzatesi in contesti leggermente differenti. Il Pescara ha il demerito di aver portato a termine la meno prolifica delle stagioni. I 18 punti nell’annata 2016-17 restano infatti il bottino più povero. Per il 2012-13, invece, i punti furono 22, ma gli abruzzesi dovettero affrontare il campionato di massima serie dopo una rivoluzione. Zeman non fu confermato dalla Serie B e l’organico era orfano del trio Verratti-Immobile-Insigne, che pochi mesi fa erano invece nell’Italia di Roberto Mancini vittoriosa di Euro 2020.