Scandalo in Italia-Inghilterra: scatta l’indagine per corruzione

Italia-Inghilterra non è mai finita: dal Daily Mail è infatti appena partita un’inchiesta che parla di corruzione nella finale di Wembley.

L’11 luglio, per gli inglesi, si è consumato un vero dramma calcistico. Perdere una finale, ai rigori, fa male a tutti. Ma perderla davanti al proprio pubblico, dopo essere stati in vantaggio per 1-0, lascia il segno. E non solo nei giocatori, ma in tutto il paese, stampa compresa.

Scandalo in Italia-Inghilterra: scatta l'indagine per corruzione
Scandalo in Italia-Inghilterra: scatta l’indagine per corruzione (LaPresse)

Nell’ultimo anno, inoltre, si è accesa una curiosa rivalità a distanza con l’Italia, fatta di continue frecciatine e rimandi. In Inghilterra, però, la finale di Euro 2020 non si è ancora conclusa. Non tanto per il processo fatto alla squadra, che ora ha ripreso a correre, ancora con Gareth Southgate. Dal Daily Mail è partita, in ultimo, un’inchiesta che getta ombre sulla partita di quella sera, disputatasi allo stadio di Wembley.

“Corruzione e mazzette” in Italia-Inghilterra: l’inchiesta del Daily Mail

"Corruzione e mazzette" in Italia-Inghilterra: l'inchiesta del Daily Mail
“Corruzione e mazzette” in Italia-Inghilterra: l’inchiesta del Daily Mail (LaPresse)

Per la finale degli Europei, sugli spalti, erano in 60mila. Alcuni dati presi in esame dal quotidiano inglese, però, hanno fatto emergere dei dubbi molto pesanti, per cui oggi si parla anche di corruzione. In particolare, è iniziata un’indagine molto complessa riguardante gravi problemi di sicurezza.

Questi ultimi fanno riferimento alla questione dei biglietti in vendita per la partita. Tra gli spettatori, infatti, si ipotizza che ci fossero 2000 tifosi riusciti ad entrare senza averne effettivamente acquistato uno. Una falla che potrebbe anche essersi ripetuta per altre partite, con delle verifiche ancora in corso. La questione, per di più, potrebbe macchiare l’immagine dello stadio simbolo dello sport inglese, soprattutto se dovessero venire a galla – in futuro – ulteriori difficoltà logistiche capaci di mettere a rischio anche l’ordine pubblico.